Torre Ingastone | Palermo riscopre la sua fortezza dimenticata
Torre Ingastone, nel cuore di Borgo Nuovo, è un gioiello del Cinquecento che chiede di tornare a splendere. Approvato un piano per il suo recupero: ecco cosa sta succedendo.

Una torre antica, ma dimenticata
Nel quartiere Borgo Nuovo di Palermo, c’è una struttura che in pochi conoscono davvero ma che in tanti riconoscono: Torre Ingastone, una torre cinquecentesca che da anni versa in uno stato di abbandono. Nonostante la sua rilevanza storica, è da tempo dimenticata, circondata da incuria e degrado.
Eppure, qualcosa potrebbe finalmente cambiare.
Il Consiglio comunale dice sì al recupero
Nei giorni scorsi, il Consiglio comunale di Palermo ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna la Giunta alla riqualificazione della torre. Un primo passo che potrebbe segnare la rinascita di questo importante sito.
«Abbiamo chiesto alla Giunta, al sindaco Lagalla e all’assessore Carta – ha dichiarato il consigliere Antonino Randazzo – di avviare le fasi progettuali per la valorizzazione della torre, anche alla luce dei fondi disponibili per la rigenerazione urbana».
Un patrimonio dimenticato nella contrada Petrazzi
Torre Ingastone risale al XVI secolo e faceva parte di una più ampia masseria, della quale restano oggi solo poche tracce. Siamo nella contrada Petrazzi, una zona un tempo ricca di cave da cui si estraeva il celebre “grigio di Billiemi”, materiale prezioso per la decorazione dei palazzi storici della città.
Il paradosso è che, a pochi metri dalla torre, oggi sorge il centro commerciale “La Torre” – che ha sì lasciato un’area verde di rispetto attorno alla struttura, ma senza mai attivare un vero progetto di tutela o valorizzazione.
Un simbolo dell’architettura rurale fortificata
Torre Ingastone rappresenta una rara testimonianza dell’architettura rurale difensiva del Cinquecento. La sua posizione, la storia legata al territorio e alla tradizione agricola locale, ne fanno un bene culturale di grande valore, oggi a rischio oblio.
Il progetto di recupero non è fine a se stesso: rientrerebbe in un più ampio intervento di rigenerazione urbana previsto per l’intero quartiere di Borgo Nuovo.
Il “modello Caivano” arriva a Palermo
Il recupero di Torre Ingastone si inserisce nel “modello Caivano”, un piano nazionale pensato per rigenerare zone urbane fragili attraverso interventi strutturali, sociali e culturali.
Per Palermo sono già stanziati 15 milioni di euro su un totale previsto di 43 milioni. I fondi serviranno a realizzare circa 40 interventi nel quartiere, tra cui la riqualificazione di spazi pubblici, impianti sportivi, aree culturali e, si spera, anche della torre stessa.
Una nuova opportunità per Borgo Nuovo (e per la città)
Recuperare Torre Ingastone significa ridare identità e dignità a un intero quartiere, oltre che valorizzare un pezzo dimenticato della storia palermitana.
Ora che il Consiglio comunale ha fatto il primo passo, i cittadini e le istituzioni possono (e devono) fare il resto: trasformare l’abbandono in memoria viva, e la storia in futuro.