Due nuove specie scoperte in Sicilia | Giovani zoologi svelano un tesoro nascosto della natura
Due giovani zoologi siciliani scoprono nuove specie di molluschi tra Cinisi e Carini. Ecco chi sono, dove hanno trovato questi esemplari e perché la Sicilia è ancora un paradiso per la biodiversità.

La Sicilia, isola di biodiversità ancora tutta da scoprire
Non è una novità che la Sicilia custodisca una ricchezza naturale straordinaria, ma sorprende ogni volta quando nuove specie vengono scoperte proprio qui, tra le pieghe meno esplorate del suo territorio.
In prima linea in questa missione ci sono giovani zoologi e naturalisti, armati di pazienza, curiosità e spirito di osservazione. Tra loro spiccano i fratelli Roberto e Arturo Viviano, protagonisti di una recente scoperta scientifica che ha arricchito il patrimonio faunistico dell’isola.
Ferussacia antonini: una nuova lumaca per la scienza
La prima delle due nuove specie si chiama Ferussacia antonini: è un mollusco gasteropode appartenente alla famiglia delle Ferussaciidae, rinvenuto sulle pendici del Monte Pecoraro, sopra Cinisi (PA).
Il nome è un omaggio al padre dei fratelli Viviano, Antonino, per il suo supporto durante le ricerche. Questa è la terza specie del genere Ferussacia scoperta in Sicilia, e si distingue dalle altre per caratteristiche morfologiche e per il suo habitat esclusivo, in zone ombreggiate sotto alberi di leccio (Quercus ilex).
Una seconda scoperta: Acicula occidentalis, il piccolo gioiello di Montagna Longa
A rendere il momento ancor più straordinario è la pubblicazione, negli stessi giorni, di una seconda specie mai classificata prima: si tratta di Acicula occidentalis, una piccola lumaca terrestre appartenente alla famiglia delle Aciculidae.
Questo gasteropode, attualmente presente solo a Montagna Longa, nei pressi di Carini, vive tra lettiera, terriccio e legno in decomposizione ai piedi delle scogliere calcaree. La scoperta è stata descritta sulla rivista scientifica Biodiversity Journal dagli stessi Viviano con i colleghi Willy De Mattia, Agatino Reitano e Ignazio Sparacio.
Una vocazione che parte dal cuore: altre scoperte dei fratelli Viviano
Per i fratelli Viviano, la scoperta della biodiversità è una missione familiare. Nel 2019 avevano già identificato una nuova specie, Schileykiella mariarosariae, dedicata alla madre e alla nonna scomparse.
Nel tempo, hanno anche documentato la presenza in Sicilia di specie aliene come un millepiedi non autoctono, dimostrando quanto l’osservazione meticolosa e la passione per la natura possano fare la differenza nel monitoraggio ambientale.
Perché queste scoperte sono importanti?
La scoperta di nuove specie non è solo una curiosità scientifica: ha un valore concreto per la conservazione degli ecosistemi locali, soprattutto in un’epoca segnata da cambiamenti climatici e perdita di habitat.
Specie come Ferussacia antonini e Acicula occidentalis sono indicatori biologici preziosi per valutare lo stato di salute delle aree naturali della Sicilia, e il loro studio ci aiuta a comprendere meglio l’evoluzione della vita sul nostro pianeta.