C'è un mercato a Catania che non è come gli altri | La "fiera" che non conosci e che sorprende tutti da secoli
Scopri il mercato di piazza Carlo Alberto a Catania: una “fiera” vera, quotidiana, viva da secoli. Un tuffo nel cuore popolare catanese.

Il cuore pulsante di Catania che non si ferma mai
A due passi da via Etnea, c'è un luogo che sembra vivere fuori dal tempo: il mercato di piazza Carlo Alberto, noto ai catanesi semplicemente come "a fera o luni". Ma attenzione: non si svolge solo il lunedì! Questo mercato è attivo ogni giorno e vanta una storia secolare che affonda le sue radici nell’Ottocento. È un universo colorato e rumoroso, dove il dialetto si mescola al profumo di spezie, abiti a basso costo, pesce fresco e offerte urlate a squarciagola.
Dal 1800 a oggi: una storia di resistenza popolare
Originato nel XIX secolo, il mercato prende nome dalla piazza dove si svolge, intitolata a Carlo Alberto di Savoia. Ma fu soprattutto nel dopoguerra che divenne un punto fermo per i catanesi, soprattutto per le famiglie più popolari. In una città che cercava di risollevarsi dalle macerie, questo spazio aperto divenne il simbolo della rinascita popolare, dove la sopravvivenza passava dal baratto e dal commercio diretto.
Un labirinto che vende tutto: dal limone al reggiseno
Passeggiare nel mercato di piazza Carlo Alberto è un’esperienza sensoriale totale. Ogni bancarella è un universo autonomo: frutta e verdura a km 0, utensili da cucina, indumenti intimi, scarpe, tecnologia low-cost. È possibile comprare una moka, un limone, un rosario e una maglia della Juve nello stesso metro quadro. Questo miscuglio di cultura e necessità fa del mercato un vero e proprio microcosmo sociale.
Il volto autentico della Catania popolare
A differenza della Piscaria, più turistica e centrata sul pesce, questo mercato è autenticamente catanese. Qui si parla il dialetto stretto, si negozia, si ride, si urla. È un punto di aggregazione sociale, dove la nonna compra il prezzemolo mentre il nipote spulcia cover per il telefono. È anche un termometro della città: quando il mercato brulica, Catania è viva.
Un mercato tra sacro e profano
Non tutti sanno che il mercato si sviluppa intorno alla Chiesa del Carmine, una delle più belle di Catania. Qui la sacralità convive col quotidiano: si può comprare un pollo arrosto davanti a un altare. Questo contrasto rappresenta l’essenza della cultura catanese, dove la spiritualità si fonde con il pragmatismo del vivere.
Curiosità: il lunedì… c’entra poco!
Il nome "a fera o luni" trae in inganno. Infatti, non è più un mercato settimanale da moltissimi anni. Il nome deriva da una vecchia tradizione in cui il lunedì si teneva la fiera più importante, poi estesa a tutta la settimana. Ma oggi, il mercato è aperto dal lunedì al sabato, ogni giorno, diventando un appuntamento fisso nella vita dei catanesi.