🔴 Sicilia maglia nera d’Italia: il dato choc sull’istruzione che nessuno vuole leggere
Un nuovo rapporto rivela un quadro sconcertante sull’istruzione in Sicilia. I numeri sono peggiori di quanto si pensasse

La scuola in Sicilia non parte dallo stesso punto delle altre regioni italiane. Già dai primi anni, gli studenti dell’Isola si trovano a inseguire. E non si tratta solo di una percezione: i divari territoriali sono tra i più marcati d’Europa e diventano sempre più evidenti man mano che il percorso scolastico avanza. Il confronto tra Nord e Sud è impietoso, soprattutto se si osservano le prove standardizzate nazionali.
Le radici del problema: non solo geografia
Pensare che basti cambiare regione per ottenere un’istruzione migliore può sembrare semplicistico, ma i dati raccontano una realtà complessa. Condizioni socio-economiche, indirizzi di studio, qualità dell’offerta formativa: sono solo alcuni dei fattori che alimentano il divario. Anche tra scuole della stessa regione le differenze sono forti, e incidono su ciò che uno studente riesce o non riesce a imparare. L’autonomia scolastica limitata, inoltre, frena molte potenziali innovazioni.
Sicilia ultima in classifica: oltre il 60% non raggiunge la soglia minima
I dati più preoccupanti emergono solo nel cuore del problema: in Sicilia più del 60% degli studenti non raggiunge il livello minimo di competenza in italiano e matematica, secondo le prove Invalsi. Un risultato che accomuna anche Campania, Calabria e Sardegna. È come se gli studenti siciliani avessero frequentato due anni di scuola in meno rispetto ai coetanei del Nord-Est. Nonostante alcuni esempi virtuosi esistano, restano eccezioni isolate. Il quadro complessivo è quello di una scuola che, pur con gli stessi talenti e impegno, offre opportunità drasticamente diverse a seconda della latitudine.