Sta succedendo qualcosa di incredibile | La statua di Nettuno a Messina svela un segreto assurdo
Scopri la Fontana di Nettuno a Messina: tra arte rinascimentale, leggende dello Stretto e la sua resilienza ai terremoti.

Un capolavoro rinascimentale sul mare
Nel cuore di Messina, affacciata sullo Stretto, si erge la maestosa Fontana del Nettuno, realizzata nel 1557 dallo scultore toscano Giovanni Angelo Montorsoli, allievo di Michelangelo. Questa imponente opera rappresenta il dio del mare che domina i mostri marini Scilla e Cariddi, simboli delle insidie dello Stretto.
Tra storia e leggende
Originariamente collocata vicino al porto, la statua di Nettuno dava le spalle al mare, gesto interpretato come un'offerta di protezione alla città. Una leggenda popolare narra che la statua rappresentasse "lu Gialanti Pisci", un gigante pescatore che catturò Scilla e Cariddi per sfida, volgendo le spalle alla Calabria in segno di scherno.
Sopravvissuta ai secoli
Nel 1848, durante i moti antiborbonici, la fontana subì danni e le statue di Scilla e Cariddi furono sostituite. La statua originale di Nettuno, danneggiata, fu sostituita nel 1856 da una copia realizzata da Gregorio Zappalà. Dopo il devastante terremoto del 1908, la fontana fu spostata nel 1934 nella sua attuale posizione in Piazza Unità d'Italia, con Nettuno rivolto verso il mare.
Un simbolo di Messina
Oggi, la Fontana del Nettuno è uno dei simboli più riconoscibili di Messina, rappresentando la forza e la resilienza della città. La sua presenza continua a raccontare storie di arte, mitologia e storia, affascinando residenti e visitatori.
Curiosità
La Fontana del Nettuno di Messina è la più antica tra le grandi fontane dedicate al dio del mare in Italia, precedendo quelle di Bologna e Firenze.
