A Palermo c'è un borgo che guarda oltre il tempo, l’incredibile storia che si svela sotto le stelle

Scopri come Isnello, borgo madonita del Palermitano, ha conquistato il cielo con l’Osservatorio Gal Hassin: arte, scienza e meraviglia.

A cura di Paolo Privitera
29 luglio 2025 18:00
A Palermo c'è un borgo che guarda oltre il tempo, l’incredibile storia che si svela sotto le stelle - Foto: Davide Mauro/Wikipedia
Foto: Davide Mauro/Wikipedia
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Un borgo remoto che diventa faro per l’astronomia

Isnello, piccolo comune di circa 1.300 abitanti sulle Madonie nella provincia di Palermo, è entrato nella storia scientifica grazie al Parco Astronomico GAL Hassin. Inaugurato l’11 settembre 2016, con un investimento di 13 milioni di euro sostenuto da Regione e CIPE, il centro è nato dalla lungimiranza del sindaco Pino Mogavero, che ha voluto trasformare un paesino isolato in un polo di ricerca e divulgazione scientifica. Oggi GAL Hassin include un planetario digitale da 10 m di diametro, una terrazza osservativa con 12 telescopi, un radiotelescopio, laboratori astronomici, orologi solari e un museo interattivo. Il motto inciso all’ingresso — “Se in un primo momento l’idea non è assurda, non ci sono speranze” (attribuito a Einstein) — riassume perfettamente lo spirito visionario del progetto.

Il cielo limpido di Isnello: un trampolino naturale per la scienza

Le quote elevatissime delle Madonie e la quasi totale assenza di inquinamento luminoso rendono Isnello un luogo ideale per osservare il cielo: subito dopo il tramonto, le stelle brillano così nitide da sembrare “stampate nel cielo” e ferme oltre i 30° dall’orizzonte. Già negli anni ’70, l’Agenzia Spaziale Italiana e l’allora Osservatorio Astrofisico di Catania avevano individuato questo territorio come possibile sito per un telescopio nazionale di alta qualità. Il progetto GAL Hassin non ha solo realizzato il sogno storico dell’astronomia italiana, ma ha trasformato questa potenzialità in un centro attivo che attira circa 100.000 visitatori l’anno, di cui oltre un terzo studenti.

Palermo e i palermitani guardano in alto

Per i palermitani e gli abitanti della provincia, GAL Hassin rappresenta una finestra sul cielo e un simbolo di rinascita culturale e scientifica . Le scuole organizzano gite notturne, gli appassionati di astronomia si ritrovano durante le serate di osservazione, e intere famiglie trovano nel parco una valida alternativa al turismo balneare estivo. Il centro ha inoltre avviato progetti con l’INAF, l’ASI e persino l’ESA, mentre l’Unione Astronomica Internazionale ha dedicato all’asteroide 6168 il nome “Isnello”, con un secondo asteroide battezzato nel 2023 “Pinomogavero” in onore dell’impegno del sindaco.

Un polo unico nel Sud, tra scienza e paesaggio

GAL Hassin è uno dei pochi centri astronomici meridionali a combinare ricerca scientifica di frontiera con divulgazione pubblica. Il telescopio a largo campo installato a 1.865 m s.l.m., sul Monte Mufara, rende Isnello la stazione osservativa più alta d’Italia. Accanto a questo, un planetario ad alta tecnologia e installazioni immersive consentono a studenti e curiosi di esplorare gli asteroidi, la luna, le galassie lontane e i misteri dell’universo, guidati da professionisti e ricercatori .

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