Due milioni per mantenere i Giudici di pace in Sicilia | Perché non tutti sono d'accordo con la scelta dell'assessore Messina?

Due milioni di euro per i Comuni siciliani che mantengono i Giudici di pace attivi: un passo importante per garantire accesso alla giustizia! ⚖️💪

A cura di Redazione
22 luglio 2025 18:58
Due milioni per mantenere i Giudici di pace in Sicilia | Perché non tutti sono d'accordo con la scelta dell'assessore Messina? -
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Due milioni di euro per i Giudici di pace in Sicilia: il governo Schifani sostiene le comunità locali

L’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina, ha ufficializzato un’importante misura di sostegno per i Comuni siciliani che decidono di mantenere attivi gli uffici del Giudice di pace sul proprio territorio. Grazie a un decreto recentemente firmato, saranno destinati due milioni di euro per coprire le spese di funzionamento di queste strutture, fondamentali per garantire l’accesso alla giustizia in tutta l’isola.

Questa iniziativa rappresenta una risposta tangibile alla riorganizzazione della geografia giudiziaria prevista dal Decreto legislativo 156 del 2012, il quale aveva comportato la chiusura di molti uffici. La nuova allocazione delle risorse non solo punta a mantenere attivi i servizi, ma anche aizie le amministrazioni che, nonostante le difficoltà, continuano a garantire la presenza di questi uffici.

I fondi saranno distribuiti tra le 34 sedi riconosciute dal ministero della Giustizia: il 40% sarà ripartito equamente tra tutti i Comuni, mentre il 60% sarà erogato in proporzione alla popolazione residente. Questa modalità di distribuzione è in linea con quanto previsto dalla legge regionale 1 del 2025, articolo 6, comma 22, che sottolinea l’impegno della Regione nel garantire la continuità dell’operatività di questi uffici.

Messina ha dichiarato: «Con questo intervento il governo Schifani garantisce e rafforza la presenza dei Giudici di pace in tutta la Sicilia». L’assessore ha evidenziato come questi uffici rappresentino un punto di riferimento cruciale, soprattutto per le comunità nei piccoli centri, dove la chiusura di tali sedi significherebbe privare i cittadini di un presidio fondamentale di legalità e di prossimità istituzionale.

«Non si tratta soltanto di una scelta amministrativa, ma di una precisa assunzione di responsabilità nei confronti dei territori», ha affermato Messina, sottolineando il ruolo essenziale di questi uffici nella gestione di controversie quotidiane, che contribuiscono alla coesione sociale e alla tutela dei diritti.

Infine, la decisione del governo regionale è stata anche una risposta alle pressioni emerse in sede parlamentare, dove era stata segnalata l’urgenza di supportare alcune sedi a rischio chiusura per carenza di fondi. Questa manovra non solo rafforza la presenza dello Stato sul territorio, ma risponde anche all’esigenza di garantire maggiore fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Con questa iniziativa, dunque, la Regione Siciliana si pone in prima linea nella promozione dell’accesso alla giustizia e nella difesa dei diritti dei cittadini.

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