La chiesa di Militello in Val di Catania nasconde un enigma | Santa Maria della Catena e la storia che stupisce

A Militello in Val di Catania si nasconde una chiesa bizantina antichissima: tra catene, misteri e storia scolpita nella pietra.

A cura di Paolo Privitera
02 luglio 2025 15:00
La chiesa di Militello in Val di Catania nasconde un enigma | Santa Maria della Catena e la storia che stupisce - Foto: Gimalgi73/Wikipedia
Foto: Gimalgi73/Wikipedia
Condividi

Una gemma bizantina nella provincia catanese

Incastonata tra le colline di Militello in Val di Catania, la chiesa di Santa Maria della Catena è uno degli esempi più antichi di architettura bizantina in Sicilia orientale. La sua costruzione risale tra il VII e l’VIII secolo, in piena epoca bizantina, quando il territorio era governato dagli strategoi inviati da Costantinopoli.

Perché si chiama “della Catena”? Un nome che nasconde una leggenda reale

Il nome “Santa Maria della Catena” deriva da una catena in ferro realmente conservata in passato all’interno della chiesa, utilizzata per legare i prigionieri cristiani liberati durante le incursioni arabe. Non è un simbolo inventato: secondo gli storici locali, la catena fu portata a Militello da mercanti siracusani in fuga. Questo elemento ha dato alla chiesa un’aura di protezione e libertà per secoli.

Una pianta antica e uno stile “orientale” che non ti aspetti

La pianta a croce greca, i blocchi squadrati in pietra lavica, le monofore strombate e l’abside semicircolare orientata ad est sono caratteristiche uniche per il territorio catanese. Lo stile pre-romanico richiama le architetture sacre dell’Asia Minore, rarissime da trovare in Sicilia, e ancor più rare perfettamente conservate come in questo caso.

Dipinto
Gimalgi73/Wikipedia
Dipinto

Un luogo di culto sopravvissuto a terremoti, guerre ed eruzioni

Nonostante il devastante terremoto del 1693 che distrusse gran parte del Val di Noto, la chiesa resistette. I danni furono contenuti e l’edificio, pur restaurato nel corso dei secoli, mantiene intatta gran parte della muratura originaria. È uno dei pochi monumenti catanesi ad aver superato intatto mille anni di storia, eppure rimane ancora oggi poco conosciuto.

Interni sobri, ma ricchi di dettagli simbolici

All’interno, la chiesa presenta un’austerità tipica delle costruzioni bizantine. Non ci sono stucchi barocchi né affreschi tardo-gotici. Ma ogni elemento, dai capitelli ai gradini scolpiti, è intriso di significati religiosi e astronomici. Una croce greca incisa nel pavimento, in asse con il sole dell’equinozio, testimonierebbe una conoscenza sofisticata del calendario liturgico bizantino.

Curiosità:

Fino alla metà del Novecento, gli abitanti di Militello e dei paesi vicini raggiungevano la chiesa a piedi per chiedere grazie legate alla libertà: da prigionie, malattie e oppressioni. Veniva considerata un luogo di intercessione potente, protetto dalla Vergine “della Catena”, invocata nelle processioni in caso di calamità naturali.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Il Fatto di Sicilia sui social