Svelato cosa si nasconde dietro le mura di Santa Maria della Catena | La leggenda che ha cambiato Palermo

Scopri Santa Maria della Catena a Palermo: miracolo, architettura gotico‑catalana e legame profondo con i palermitani.

A cura di Paolo Privitera
20 luglio 2025 12:00
Svelato cosa si nasconde dietro le mura di Santa Maria della Catena | La leggenda che ha cambiato Palermo - Foto: Matthias Süßen/Wikipedia
Foto: Matthias Süßen/Wikipedia
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Un portale sul mare e un miracolo scolpito nelle pietre

Situata alle spalle della Cala, dove una volta si chiudeva il porto di Palermo con una massiccia catena, la chiesa di Santa Maria della Catena nasce come antico santuario marittimo. Il tempio attuale, costruito tra il 1490 e il 1520 su progetto di Matteo Carnilivari, ingloba una cappella del 1330, già denominata "Madonna del Porto". Proprio qui, nel 1392, accadde il celebre miracolo dei tre condannati: una tempesta fermò l'esecuzione, i prigionieri gridarono alla Madonna, le loro catene si spezzarono e sentirono una voce che ordinava la libertà. Questo prodigio diede vita al culto della Madonna della Catena, diffuso rapidamente in tutta la Sicilia e oltre.

Capolavoro Gotico‑Catalano al servizio dei palermitani

L’edificio è un autentico gioiello di stile gotico-catalano, con influssi rinascimentali, coronato da una scalinata monumentale e un portico tripartito con archi ribassati. I tre portali principali presentano splendidi bassorilievi realizzati da Vincenzo Gagini, raffiguranti episodi del Nuovo Testamento. All’interno, si conserva il sarcofago romano del I secolo d.C. e l’antica cappella del miracolo, dove ancora oggi si ammira l'affresco del XIV secolo con la Vergine che libera dalla schiavitù, incorniciato da un baldacchino in alabastro. Le navate e gli elementi architettonici interni sono opera di artisti come Olivio Sozzi, Antonino e Giacomo Gagini, e Andrea Carreca, testimonianza vivente di quanto questa chiesa sia stata, e sia tuttora, un fulcro culturale per la città di Palermo.

Devozione, resistenza e identità palermitana

Non basta l’arte se non c’è cuore. Santa Maria della Catena divenne presto meta di pellegrinaggi da ogni parte della Sicilia, attirando monete, oggetti preziosi, ma soprattutto emozioni e fede. Anche i Viceré come Ferrante I Gonzaga e nobili locali visitarono spesso la chiesa, contribuendo al suo prestigio e alla sua conservazione. Le catene del miracolo, ancora esposte, sono un messaggio tangibile che oggi coinvolge i palermitani, un simbolo di speranza per chi, come tanti emigranti o lavoratori, è stato metaforicamente "legato" da difficoltà. Durante l’epidemia della fame nel 1592, un’altra catena di eventi prodigiosi si verificò: per intercessione di Maria e Santa Cristina, una nave di grano arrivò in porto, salvando migliaia di vite. È un miracolo inciso nello stesso marmo della facciata, a ribadire come questa chiesa sia sempre stata un luogo di protezione concreta per il popolo palermitano.

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