Un luogo a Ragusa sta lasciando tutti a bocca aperta | La Riserva di Pino d'Aleppo e il mistero che avvolge il mare

Scopri la Riserva del Pino d’Aleppo: 3000 ettari di natura selvaggia, pini contorti, fiume Ippari e fauna unica.

A cura di Paolo Privitera
22 luglio 2025 18:00
Un luogo a Ragusa sta lasciando tutti a bocca aperta | La Riserva di Pino d'Aleppo e il mistero che avvolge il mare - Foto: Giuseppe Buscemi
Foto: Giuseppe Buscemi
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La Riserva del Pino d’Aleppo: 3000 ettari di natura incontaminata

Immagina di respirare aria pura, camminare tra pini contorti e incontrare specie rare... Tutto questo è possibile nella Riserva Naturale Orientata Pino d’Aleppo, un polmone verde tra Vittoria, Comiso e Ragusa esteso su ben 3000 ettari.

La sua nascita risale al 1990, con il Decreto Regionale n. 536: lo scopo era tutelare i pini d’Aleppo autoctoni e ricostituire la pineta in zone degradate. Qui trovi l’ultimo insediamento spontaneo di Pinus halepensis in Sicilia, un tesoro botanico unico.-

Una biodiversità sorprendente tra pino, fiume e animali selvatici

Attraverso la riserva scorre la parte finale del fiume Ippari, circondato da piante ripariali come pioppi, salici e canneti. Il sottobosco è un mosaico di macchia mediterranea con timo, rosmarino, erica e incredibili orchidee selvatiche – ben 32 specie, tra cui la rara Ophrys exaltata.

La fauna? Un vero spettacolo: dalla volpe al riccio, dal coniglio al pipistrello, e un mix di uccelli stanziali e migratori (come aironi e barbagianni), oltre a rettili e anfibi In estate, questa oasi naturale è l’habitat ideale per numerose specie.

Per esplorare tutto l’ecosistema, la riserva offre oltre 40 km di sentieri escursionistici, perfetti per trekking e birdwatching.

Curiosità

Uno studio del Fondo Ambiente Italiano lo definisce "un regno di pini contorti", frutto dell’adattamento millenario al vento e alla salsedine, con pini d’Aleppo a chioma irregolare ma forte, simbolo di resilienza naturale. Lungo i sentieri principali è possibile individuare esemplari di Pinus halepensis con chiome contorte, modellate dalla costante presenza di venti marini – un patrimonio genetico unico in Sicilia .

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