Una gemma nascosta tra le vie di Catania | Le assurde curiosità di Teatro Sangiorgi

Scopri il fascino Liberty del Teatro Sangiorgi a Catania: storia, rinascita e curiosità epiche per i catanesi più curiosi!

A cura di Paolo Privitera
20 luglio 2025 15:00
Una gemma nascosta tra le vie di Catania | Le assurde curiosità di Teatro Sangiorgi - Foto: FernandoP/Wikipedia
Foto: FernandoP/Wikipedia
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Un gioiello Liberty nel cuore di Catania

 Il Teatro Sangiorgi, inaugurato a Catania il 7 luglio 1900 con la Bohème di Puccini diretta da Filippo Tarallo, è stato concepito da Mario Sangiorgi non solo come teatro, ma come complesso multifunzionale: caffè‑bar, ristorante, sala da pattinaggio, hotel e persino un cinema d’avanguardia. In stile Liberty, progettato dall’ing. Salvatore Giuffrida e decorato dal pittore Salvatore De Gregorio, divenne presto la “Piccola Scala” catanese, attirando l’élite cittadina e gli spettatori da tutta la Sicilia.

Dalla “Belle Époque” alla rinascita contemporanea

 Nel 1907 il teatro originariamente all’aperto fu coperto; nel 1906 era già passato al concepimento innovativo della proiezione cinematografica.  La sua epoca d’oro proseguì fino agli anni ’50, con spettacoli di Totò, Petrolini, Josephine Baker e tanti altri. Tuttavia, la crisi dei teatri varietà lo trasformò prima in cinema di quartiere e poi, negli anni ’70, in un cinema a luci rosse. Dopo un lungo declino, nel 1988 fu acquistato dal Teatro Massimo Bellini e, con una ristrutturazione conservativa, riaprì nel 2002 come seconda sala del Massimo, con 477 posti.

Il rilancio dei catanesi: musica, innovazione, sociale

 Oggi il Sangiorgi offre una stagione concertistica e teatrale diversificata: dalla “Piccola Opera” ai laboratori per bambini, dal teatro sperimentale ai progetti per persone disabili. Tanta attenzione viene posta su giovani talenti attraverso l’iniziativa LiberoPalco, che apre il teatro ogni venerdì alle nuove promesse artistiche.

Curiosità

Nel 1913, durante una rappresentazione de La cena delle beffe, l’attore maschile ebbe un malore. Paola Pezzaglia, prima attrice nel cast, si travestì da Giannetto all’ultimo istante e tenne la scena fino alla fine, ottenendo scroscianti applausi.

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