Un'architettura che nasconde un mondo: il Bastione degli Infetti e la rivelazione che ha scosso Catania
Scopri il Bastione degli Infetti di Catania: storia da lazzaretto, mura di Carlo V e curiosità incredibili!

Origine tragica e valore storico
Situato nel cuore dell’Antico Corso, il Bastione degli Infetti è una delle poche vestigia conservate delle mura cinquecentesche volute da Carlo V per difendere Catania. È l’unico bastione ancora visitabile, anche se oggi parte dell’edificio è nascosta tra case e stradine.
Architettura, eruzioni e difese reali
Costruito dagli architetti militari al servizio di Carlo V, il bastione è realizzato con massicci blocchi di pietra lavica, resistenti a terremoti ed eruzioni. Si trova nei pressi dell’antico Tempio di Cerere, citato da Cicerone, e ha persino deviato la colata lavica del 1669, proteggendo parte di Catania. Accanto si erge la medievale Torre del Vescovo (1302), poi trasformata anch’essa in lazzaretto megale.
Rinascita urbana e comunità catanese
Dopo secoli di abbandono, il Comitato Popolare Antico Corso ha promosso iniziative per rendere il bastione un giardino e spazio culturale, grazie anche a fondi regionali per l’abbattimento dell’amianto e allo svelamento delle mura. Il luogo, oggi visitabile, ospita eventi didattici e passeggiate, risvegliando l’orgoglio cittadino tra i catanesi che riscoprono un monumento “segreto”.
Curiosità
Curiosità: durante l’eruzione del 1669, non furono solo le eruzioni e i terremoti a cambiare il volto di Catania: si racconta che il Bastione degli Infetti ritardò la colata lavica, servendo da ostacolo naturale grazie alla sua massiccia conformazione vulcanica. Un miracolo geologico al servizio della città!