Dove gli occhi si perdono nella bellezza: i luoghi panoramici del catanese che non ti aspetti
I migliori luoghi panoramici del catanese: da Rifugio Sapienza a Piano Provenzana fino al Citelli!

Ci sono luoghi, sul versante etneo della provincia di Catania, dove il tempo sembra fermarsi e la vista toglie il fiato. I catanesi, abituati alla maestosità dell’Etna, spesso sottovalutano quanto sia straordinario osservare il mondo da lassù. Dai crateri sommitali alle coste ioniche, dai boschi di betulle alle colate laviche millenarie, l’Etna regala scorci unici al mondo. E se vuoi sapere dove si godono i migliori panorami del catanese, ecco i tre posti che nessun amante della natura e della fotografia dovrebbe perdersi.
Rifugio Sapienza: il balcone dei crateri
Situato a 1.910 metri di altitudine sul versante sud, sopra Nicolosi, il Rifugio Sapienza è il punto panoramico più accessibile e frequentato dai visitatori. Qui parte la funivia dell’Etna e iniziano i sentieri per i Crateri Silvestri, che offrono vedute mozzafiato su tutta la piana di Catania, il mare e, in giornate limpide, persino la costa calabra. Nei periodi d’eruzione, la posizione strategica del rifugio consente di osservare le colate laviche a distanza ravvicinata.
Piano Provenzana: la terrazza tra boschi e lava
Sul versante nord, nel territorio di Linguaglossa, sorge Piano Provenzana, a circa 1.800 metri. Dopo l’eruzione del 2002 che distrusse l’intera stazione sciistica, l’area è rinata più viva di prima, diventando uno dei luoghi panoramici più iconici dell’Etna. Da qui si può ammirare il mar Ionio, Taormina, la Calabria e persino le Isole Eolie nei giorni sereni. La presenza di betulle e pini larici crea un contrasto cromatico tra il verde dei boschi e il nero della lava che affascina ogni escursionista.
Rifugio Citelli: il silenzio e la vista delle nuvole
Tra i più suggestivi per i catanesi in cerca di quiete assoluta, il Rifugio Citelli si trova a 1.740 metri, immerso in una cornice boschiva quasi alpina. Costruito nel 1935 e ristrutturato di recente, offre una vista privilegiata sul mare, sulla costa ionica e sulla Valle del Bove. Da qui partono sentieri naturalistici verso Monte Frumento delle Concazze e le grotta dei Lamponi. La zona è spesso avvolta da banchi di nebbia che, al tramonto, creano giochi di luce mozzafiato.
Curiosità
Durante l’eruzione del 1983, la colata lavica minacciò direttamente il Rifugio Sapienza. Grazie all’intervento di un gruppo di vulcanologi e alla costruzione di barriere in terra e cemento, il flusso venne deviato: il rifugio si salvò per pochi metri. Questo episodio è ricordato come il primo esempio di successo nella deviazione artificiale di lava in Europa.