Palermo: Un bene confiscato diventa un faro di speranza | Scopri chi lo sta davvero proteggendo!
Un incontro significativo al centro “La Gabbianella” per promuovere inclusione e legalità! I beni confiscati diventano spazi di rinascita sociale. 🌱💪✨

Le assessore Alaimo e Calabrò in visita al centro “La Gabbianella”: un simbolo di inclusione e legalità
Ieri mattina, il centro socio educativo “La Gabbianella” di Palermo ha ricevuto la visita delle assessore alle Politiche Sociali, Mimma Calabrò, e al Patrimonio e ai Beni Confiscati, Brigida Alaimo. L’appuntamento è avvenuto a seguito di alcuni gravi episodi di intolleranza che hanno colpito l’associazione AFADI ETS, gestore del centro, situato in un bene confiscato alla criminalità organizzata in via Guido Libertini, 15.
“La Gabbianella” offre un supporto prezioso a giovani e adolescenti con disabilità cognitive, rappresentando un punto di riferiemento fondamentale per le loro famiglie e caregiver. Con laboratori educativi e percorsi artistici, il centro si distingue per il suo impegno nel creare spazi di inclusione e opportunità.
Durante la visita, l’assessora Calabrò ha dichiarato: “La visita ci ha permesso di constatare come il bene confiscato sia oggi un luogo vivo, restituito alla collettività e gestito con impegno.” Queste parole sottolineano l’importanza del riutilizzo sociale dei beni confiscati, che non solo riempie di contenuto reale gli spazi, ma offre anche una nuova vita a luoghi precedentemente segnati dalla criminalità.
L’assessora Alaimo ha aggiunto: “Questa iniziativa dimostra come i beni confiscati, grazie all’impegno degli assegnatari, possano diventare veri presìdi di legalità e inclusione.” La rappresentante ha evidenziato il rispetto e la protezione che meritano coloro che lavorano in questi luoghi, ribadendo il ruolo fondamentale delle istituzioni nel garantire un supporto tangibile e continuo.
I beni confiscati, se restituiti alla collettività, possono trasformarsi in strumenti di rigenerazione sociale, culturale ed economica. Destinarli ad attività sociali significa non solo sottrarli alla disponibilità delle mafie, ma anche trasformarli in spazi inclusivi, capaci di generare opportunità per le fasce più fragili della popolazione.
La visita al centro “La Gabbianella” rappresenta non solo un gesto simbolico, ma un impegno concreto per promuovere l’inclusione sociale e la legalità a Palermo, dimostrando che il recupero di beni confiscati può contribuire significativamente al benessere della comunità.