Un angolo di Messina nascosto del passato: il borgo di Tripi Abakainon e le curiosità che non ti aspetti

Esplora Tripi‑Abakainon: borgo medievale, necropoli, monete antiche e 99 palmenti rupestri. Storia e mistero a due passi.

A cura di Paolo Privitera
12 agosto 2025 15:00
Un angolo di Messina nascosto del passato: il borgo di Tripi Abakainon e le curiosità che non ti aspetti - Foto: esteban manfria
Foto: esteban manfria
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Tripi Abakainon: il borgo millenario

Nel cuore dei Nebrodi, a 450 m s.l.m., sorge Tripi, oggi comune di 800 abitanti, ma un tempo la maestosa città-siculi di Abakainon/Abacaenum, con origini nel Paleolitico superiore e vita epica tra greci, cartaginesi e romani . Fondata intorno al 1100 a.C., passò poi sotto Dionisio I, resistette al passaggio romano e, punita da Ottaviano nel 36 a.C., non si riprese mai… finché le sue rovine riemergono oggi anno dopo anno. Sotto la guida della Soprintendenza e del Comune, il borgo ha scelto di aggiungere “-Abakainon” al nome, a riconoscere le sue radici antichissime.

Storia, archeologia e percorsi

Tripi offre due anime ferrei: un borgo medievale arroccato intorno ai ruderi del Castello normanno (citato da al‑Idrisi nel 1154) e la riscoperta di un vasto complesso archeologico in contrada Piano e Cardusa, con necropoli ellenistiche, una strada lastricata, un’agorà e una stoà greco‑romana.
Nel Museo Santi Furnari, ospitato in un palazzo signorile, sono conservati i preziosi reperti, tra cui urne, oggetti di oreficeria e le famose monete di Abakainon: in argento e bronzo, raffigurano un cinghiale con ghianda, simbolo della foresta locale. Qui potrai ammirare corredi funerari, medagliette, gioielli e strumenti domestici risalenti a epoche remote.

Tra le vie medievali, si snodano le chiese – San Vincenzo, Annunziata, S.S. Trinità – e affiorano palmenti rupestri, antichi torchi agricoli scavati nella roccia, usati per fare il vino e scoperti nel borgo di San Cono: ne sono stati censiti ben 99 palmenti. Passeggiare a Tripi è come sfogliare un libro di pietra, dove ogni ruga racconta un capitolo dell’Europa antica.

Curiosità

Lo sapevi che? Abakainon coniò monete d’argento e bronzo fin dal V secolo a.C.: alcune riportavano l’iscrizione ABAKAINON, oggi conservate nei musei internazionali.

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