Un deposito vivo di 370.000 documenti: i tesori più straordinari conservati a Palermo

Esplora l’Archivio di Stato di Palermo: oltre 6.000 pergamene, documenti millenari e curiosità uniche nel cuore della storia siciliana.

A cura di Paolo Privitera
25 agosto 2025 12:00
Un deposito vivo di 370.000 documenti: i tesori più straordinari conservati a Palermo - Foto: Enzian44/Wikipedia
Foto: Enzian44/Wikipedia
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Un deposito vivo di 370.000 documenti palermitani

L’Archivio di Stato di Palermo, fondato l’11 febbraio 1814, custodisce circa 370.000 unità archivistiche, tra volumi, registri e ben 6.167 pergamene. Visitando i due storici sedi – l’ex convento dei Teatini (Catena) e quello dei Cappuccini (Gancia) – si entra in un labirinto di storie: atti notarili, registri ecclesiastici, carte topografiche, ma anche documenti di famiglie nobiliari e corporazioni religiose soppresse. Un patrimonio corale, che racconta la vicenda della Palermo storica dal Medioevo all’età contemporanea.

La pergamena più Antica d’Europa e i tesori medievali

Tra i tesori più straordinari conservati, spicca il “Mandato di Adelasia del Vasto” (1109): una lettera bilingue, in greco e arabo, inviata dalla moglie di Ruggero I, oggi considerata il documento cartaceo più antico d’Europa.
Nel tabulario – raccolta di privilegi regi e bolle pontificie – si incontrano scritture in latino, arabo e greco che narrano la storia normanna, sveva e angioina della Sicilia.
E non manca il fondo della Deputazione del Regno di Sicilia (1547‑1813), una miniera di documenti fiscali e politici che illuminano i rapporti tra aristocrazia e potere a Palermo.

Biblioteca, scuola e laboratori: cultura palermitana in azione

L’Archivio non è un luogo asettico: comprende una biblioteca con 12.376 volumi, una scuola di archivistica, paleografia latina e diplomatica, oltre a un laboratorio per fotoriproduzione, legatoria e restauro.
Un luogo attivo, dove studiosi, studenti e cittadini possono imparare a leggere e interpretare il passato, tra filze, pergamene e atti ufficiali. La sezione distaccata di Termini Imerese amplifica il ruolo dell’Archivio come custode del patrimonio documentario del territorio provinciale

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