Un viaggio nel passato tra pergamene e storia: l'incredibile biblioteca siracusana
Scopri la Biblioteca Alagoniana a Ortigia: codici manoscritti, incunaboli e tesori arabo-latini ti aspettano vicino al Duomo di Ortigia.

La Biblioteca Alagoniana a Ortigia: manoscritti millenari riportano Siracusa al centro
Se sei a Ortigia, vicino al Duomo, sai che puoi imbatterti in un luogo così straordinario che potrebbe cambiare la tua visione della storia: la Biblioteca Arcivescovile Alagoniana. Fondata nel 1780 dal vescovo Giovanni Battista Alagona, è un vero e proprio scrigno del sapere con oltre 70 000 volumi, tra cui 21 preziosissimi codici manoscritti in latino, greco e arabo, un Corano commentato, un evangeliario greco del 1125, e un Libro d’Ore fiammingo del XIV secolo.
Non solo manoscritti: la biblioteca custodisce anche 65 incunaboli (stampe dal 1470 al 1500), tra cui il rarissimo “Liber Chronicarum” di Hartmann Schedel (1493), una Biblia pauperum e altri testi iconici. Aperta nuovamente nel 2020 dopo restauri, è diventata meta imprescindibile non solo per storici ma per chiunque cerchi di toccare con mano la memoria millenaria della Sicilia.
Un viaggio nel passato tra pergamene e storia lacunosa
Varcare la soglia significa entrare in una sala lignea affrescata, circondata da scaffali che custodiscono reliquie librarie uniche. Oltre ai codici principali, la biblioteca conserva lettere inedite di figure illustri come Canova, Schopenhauer, Murat, ereditate dalla famiglia Gargallo.
Il fondatore Alagona volle che questo fosse un “cenacolo intellettuale”, una fucina culturale: per questo impose severe pene a chi rimuoveva anche un solo “folium, librum, manuscripta”.
Questa sala ha accresciuto la sua fama anche tra scrittori come Elio Vittorini, che ha lasciato la sua firma nel registro dei visitatori.