Un'antica necropoli che non smette di stupire: le tombe di Dessueri raccontano una storia mai sentita prima
Scopri Dessueri: tombe protostoriche, grotticelle, tholos e corredi unici della cultura di Pantalica, tra roccia e mistero.

La Necropoli di Dessueri: tombe segrete svelate
Nel cuore della Sicilia centrale, tra Mazzarino e Butera, si estende la misteriosa Necropoli di Dessueri, uno dei più importanti complessi funerari preistorici dell’isola. Scoperte all’inizio del Novecento da Paolo Orsi, queste tombe scavate nella roccia raccontano storie di una civiltà antica vissuta tra il XIII e il IX secolo a.C., collegata alla celebre cultura di Pantalica.
Tombe a grotticella e tholos: sepolture che sfidano i millenni
Le strutture sepolcrali sono un capo d’opera della protostoria. Si contano quasi 4.000 tombe a grotticella, molte dotate di una seconda camera e alcune con volte a tholos, cioè cupole concentriche in pietra. L’ingresso – un corridoio o “dromos” – era chiuso da blocchi di pietra e custodiva corredi funebri come brocche, rasoi e fibule.
L’imponenza di queste tombe mostra un'organizzazione sociale avanzata e una ritualità complessa: alcuni corpi erano sepolti in posizione fetale, come se si stessero preparando a una nuova nascita nell’aldilà.
Vivendo Dessueri: natura selvaggia e archeologia da brivido
Il sito sorge su un canyon scavato dal fiume Gela, circondato da rocce calcaree di Monte Dessueri e Fastucheria: un teatro naturale che rende l’esperienza archeologica ancora più avvolgente.
Nel 1992, la Soprintendenza nissena riportò alla luce un vero e proprio villaggio su Monte Mario, con capanne e strutture recuperate recentemente – un tesoro che collegava la necropoli al mondo dei vivi.
Oggi Dessueri è aperta alle visite guidate, e godere di un tramonto sulle centinaia di tombe scavate nella roccia è un’esperienza che ti lascia senza fiato, tra pietra, storia e natura incontaminata.
Curiosità
Nel 2023, un team di archeologi ha scoperto, all’interno della tomba identificata come “T.3/2000” nella Cresta Nord-Ovest, una fibula ad arco con arco a gomito, uno dei più antichi esempi di gioielleria rituale nell’area di Pantalica Nord. Questo oggetto, unico nel suo genere, testimonia scambi culturali tra la Sicilia centrale e il continente, e oggi è custodito presso il Museo Archeologico Regionale di Caltanissetta.