Un’opera che sfida la storia, il gioiello catanese che ammalia i turisti

Scopri il Palazzo dei Chierici a Catania: barocco, storia, guerra, miracoli architettonici. Curiosità sotto Porta Uzeda!

A cura di Paolo Privitera
07 agosto 2025 15:00
Un’opera che sfida la storia, il gioiello catanese che ammalia i turisti - Foto: Luca Aless/Wikipedia
Foto: Luca Aless/Wikipedia
Condividi

Storia millenaria e potere ecclesiastico

Il Palazzo del Seminario dei Chierici nasce nel 1572 per volere dell’arcivescovo Antonio Faraone, su un’area già occupata da edifici benedettini affacciati sulle mura di Carlo V. Distrutto dal violentissimo terremoto del Val di Noto del 1693, viene ricostruito in stile barocco da Alonzo di Benedetto e ampliato nel 1757 da Francesco Battaglia, diventando un simbolo del barocco catanese tra stucchi, bugnato e facciata scura di sabbia vulcanica.

Architettura scenografica e funzione pubblica

Il palazzo si affaccia su Piazza Duomo, proprio tra Duomo e Palazzo degli Elefanti, collegato alla Cattedrale da un passaggio sopra la storica Porta Uzeda. Ha mosso meraviglia per le lesene in bugnato di pietra d’Ispica, l’intonaco scuro, i timpani ad omega sui finestroni e le mensole figurate – vera scenografia urbana barocca che domina la piazza.

Dalla guerra a municipio: un palazzo che parla

Durante la Seconda guerra mondiale, i bombardamenti danneggiano gravemente l’edificio: i seminaristi abbandonano la sede, e nel dopoguerra dal 1945 al 1953 il palazzo ospita il Municipio, con discorsi da balcone di vescovi, Mussolini e sindaci. Oggi, accoglie gli uffici finanziari comunali e il Museo Diocesano – testimone di fede e gestione cittadina.

Curiosità

Sotto il palazzo si trova la storica Fontana dei Sette Canali, costruita nel 1612 e incassata nel tunnel delle mura spagnole – una scenografia d’acqua che alimentava la Pescheria. I catanesi definiscono l'effetto “acqua a linzolu” (lenzuolo), e ancora spettacolarizza Piazza Duomo.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Il Fatto di Sicilia