La dimora che ha segnato la storia di Palermo, nasconde una vicenda sorprendente

Scopri Palazzo Alliata di Villafranca a Palermo: capolavoro barocco con saloni sontuosi e storie nobiliari tra arte e potere.

A cura di Paolo Privitera
03 settembre 2025 21:00
La dimora che ha segnato la storia di Palermo, nasconde una vicenda sorprendente  - Foto: Antoine Pitrou/Wikipedia
Foto: Antoine Pitrou/Wikipedia
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Il Palazzo Alliata di Villafranca, situato nel cuore del quartiere della Kalsa a Palermo, è uno degli esempi più raffinati di architettura barocca siciliana. Costruito nel XV secolo e ristrutturato nel Settecento dopo il devastante terremoto del 1693, divenne la sede della potente famiglia Alliata, che controllava vasti feudi in Sicilia e deteneva titoli prestigiosi. Gli ambienti interni, oggi aperti al pubblico in occasioni speciali, conservano affreschi e decorazioni originali realizzate da maestri come Olivio Sozzi, che rappresentano scene bibliche e mitologiche. L’edificio domina Piazza Bologni, accanto ad altri palazzi storici che narrano la grandezza aristocratica di Palermo.

Tesori artistici: dalla crocifissione di Van Dyck ai soffitti affrescati

All’interno del palazzo spicca una delle opere più celebri conservate in città: la “Crocifissione” di Anton Van Dyck, realizzata dal pittore fiammingo nel 1625 durante il suo soggiorno palermitano. Questo dipinto, custodito nella cappella privata, è considerato tra i capolavori barocchi europei e attira studiosi e appassionati da tutto il mondo. Oltre a Van Dyck, il palazzo ospita un vasto patrimonio di sculture lignee, arredi dorati, argenti sacri e tele di scuola siciliana. I soffitti affrescati e gli stucchi finemente decorati offrono un viaggio nella raffinatezza nobiliare dell’epoca, raccontando storie di committenze prestigiose e di mecenatismo artistico che caratterizzavano la Palermo del XVIII secolo.

Dal passato nobiliare al presente culturale

Il palazzo ha conosciuto fasi alterne: dopo il declino delle famiglie aristocratiche nell’Ottocento, parte delle sue collezioni fu dispersa, ma gli spazi principali rimasero intatti. Oggi è gestito dalla Fondazione Sant’Elia, che organizza visite guidate, mostre temporanee e concerti, restituendo ai palermitani e ai visitatori un tassello importante del patrimonio culturale cittadino. Il salone principale, noto per il suo enorme lampadario di cristallo e le tele monumentali, è spesso utilizzato come location per eventi istituzionali e culturali, rinnovando la funzione rappresentativa che ebbe per secoli.

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