Un palazzo palermitano che ha dell'incredibile, al suo interno è presente un affresco unico al mondo

Scopri il Palazzo Sclafani di Palermo: architettura medievale e l’affresco “Trionfo della Morte”, simbolo di arte e mistero siciliano.

A cura di Paolo Privitera
03 settembre 2025 18:00
Un palazzo palermitano che ha dell'incredibile, al suo interno è presente un affresco unico al mondo - Foto: José Luiz Bernardes Ribeiro/Wikipedia
Foto: José Luiz Bernardes Ribeiro/Wikipedia
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Nel cuore di Palermo, accanto alla Cattedrale e al Palazzo dei Normanni, sorge il Palazzo Sclafani, uno degli edifici più rappresentativi del gotico chiaramontano siciliano. Costruito nel 1330 dal conte Matteo Sclafani, fu concepito come residenza privata sontuosa, rivaleggiando con il coevo Palazzo Chiaramonte-Steri. 

L’edificio presentava bifore ogivali, cortili interni e mura merlate, elementi che rievocano l’influenza normanna e gotica di quel periodo. Successivamente, il palazzo cambiò più volte destinazione: da dimora aristocratica a ospedale nel Quattrocento, fino a diventare, nel Settecento, caserma militare e sede del comando borbonico. Questa trasformazione lo ha reso un testimone diretto di oltre sei secoli di storia palermitana.

Il capolavoro: il trionfo della morte

All’interno del palazzo si trovava uno dei più celebri affreschi italiani del XV secolo: il “Trionfo della Morte”, oggi conservato alla Galleria Regionale di Palazzo Abatellis. L’opera, realizzata intorno al 1446, raffigura la Morte a cavallo che colpisce indiscriminatamente nobili, ecclesiastici e popolani: una potente allegoria universale che unisce elementi gotici e influenze iberiche. 

Il tema nasce probabilmente in risposta alle epidemie di peste che flagellarono l’Europa medievale e rappresenta un monito contro l’effimera ricchezza e potere terreno. Lo stile vigoroso e l’uso di colori cupi e vividi rendono l’affresco un unicum nel panorama artistico del Mediterraneo.

Palazzo Sclafani oggi: storia e funzione

Oggi Palazzo Sclafani ospita la sede del Comando Militare dell’Esercito in Sicilia. Sebbene gran parte delle decorazioni interne sia andata perduta, l’edificio conserva ancora parte delle strutture originarie: il portale a sesto acuto, le finestre bifore e i resti degli stemmi degli Sclafani. Le mura imponenti raccontano le stratificazioni di Palermo, dove convivevano corti nobiliari, cavalieri normanni e soldati borbonici. È visibile dall’esterno e rappresenta una tappa fondamentale per chi vuole comprendere la storia medievale della città.

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