Un uomo che pagò il prezzo più alto: la battaglia di un professore catanese contro Mussolini

Catania ebbe un professore che sfidò il fascismo con la cultura e pagò con la vita. Scopri chi è, la sua storia eroica e dimenticata.

A cura di Paolo Privitera
03 settembre 2025 12:00
Un uomo che pagò il prezzo più alto: la battaglia di un professore catanese contro Mussolini - Foto: Donna Gedenk/Wikipedia
Foto: Donna Gedenk/Wikipedia
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Dalle aule siciliane ai lager nazisti

Nato ad Adrano (Catania) il 30 ottobre 1894, Carmelo Salanitro proveniva da una famiglia modesta. Con determinazione, si laureò in Lettere Classiche e iniziò a insegnare latino e greco in vari licei siciliani, tra cui il Liceo Cutelli di Catania. Qui, fu l'unico docente a rifiutare l'iscrizione al Partito Fascista, mantenendo una posizione di aperta opposizione al regime.

La resistenza con la cultura

Profondamente turbato dalle leggi razziali e dall'entrata in guerra dell'Italia, Salanitro iniziò a diffondere clandestinamente volantini antifascisti, promuovendo ideali di libertà e democrazia. Questa attività lo portò all'arresto il 14 novembre 1940, su denuncia del preside del Liceo Cutelli. Condannato a 18 anni di carcere per "propaganda antinazionale", fu incarcerato a Regina Coeli, Civitavecchia e Sulmona.

Il martirio a Mauthausen

Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, Salanitro fu consegnato ai nazisti e deportato nei campi di concentramento di Dachau e successivamente Mauthausen. Qui, dopo mesi di sofferenze, fu ucciso nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1945, alla vigilia della Liberazione dell'Italia.

La storia di Carmelo Salanitro è un potente esempio di come la cultura e l'integrità morale possano diventare strumenti di resistenza contro l'oppressione. Un eroe catanese il cui ricordo merita di essere preservato e celebrato.

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