A Marsala c'è un tesoro sommerso che ha cambiato la storia del Mediterraneo e nasconde enigmi
A Marsala, il Museo Baglio Anselmi custodisce l’unico relitto di nave punica al mondo e reperti che raccontano 2000 anni di storia.
Sulla costa occidentale della Sicilia, in un luogo dove il mare incontra la terra e il vento sembra sussurrare antiche leggende, si conserva uno dei reperti più incredibili mai rinvenuti. Un relitto unico al mondo, rimasto nascosto per oltre duemila anni tra i fondali, racconta di una battaglia epocale che decise le sorti del Mediterraneo. Ma ciò che lo rende ancora più affascinante è il segreto che porta inciso nelle sue tavole di legno e nel bronzo delle sue armi, testimonianze vive di uno scontro tra civiltà che non ha smesso di far discutere.
Un relitto che parla di guerra e di gloria
Si tratta di una nave punica risalente al III secolo a.C., collegata alla storica Battaglia delle Egadi del 241 a.C., quando Roma sconfisse Cartagine al termine della Prima guerra punica. Recuperata al largo di Marsala nel 1971, rappresenta l’unico esempio al mondo di imbarcazione da guerra cartaginese giunta fino ai nostri giorni.
Accanto allo scafo sono stati ritrovati utensili, armi e reperti che testimoniano l’abilità navale dei Cartaginesi e la ferocia di uno scontro che avrebbe mutato per sempre l’equilibrio del potere sul mare. Camminare tra questi resti è come rivivere il fragore delle onde e delle battaglie, con il rumore dei remi che si mescola all’eco delle urla dei combattenti.
Tra archeologia e mito
Il luogo che oggi accoglie questo straordinario ritrovamento è un antico baglio settecentesco, un tempo destinato alla produzione del vino. Oggi, le sue sale ospitano non solo il relitto ma anche reperti provenienti dalle isole dello Stagnone e dall’antica Mozia: mosaici, iscrizioni fenicie, stele funerarie e resti romani. È un viaggio che unisce quotidianità e guerra, fede e potere, restituendo al visitatore la complessità di un Mediterraneo in continua trasformazione.