Crateri nati dal fuoco del 1892: guardiani dell'Etna, rivelano i segreti di un’eruzione spettacolare

I Monti Silvestri, nati dall’eruzione del 1892 sull’Etna, sono crateri visitabili che raccontano la forza primordiale del vulcano.

03 ottobre 2025 21:00
Crateri nati dal fuoco del 1892: guardiani dell'Etna, rivelano i segreti di un’eruzione spettacolare - Foto: Dror Feitelson/Wikipedia
Foto: Dror Feitelson/Wikipedia
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Crateri nati dal fuoco del 1892

Sul versante sud dell’Etna, poco sopra il Rifugio Sapienza, si trovano i Monti Silvestri, un gruppo di crateri laterali formatisi durante la spettacolare eruzione del 1892. Quell’evento, durato ben 173 giorni, modificò profondamente il paesaggio lavico della zona, lasciando in eredità coni di scorie e depressioni oggi visitabili. I Monti Silvestri si distinguono per la loro posizione panoramica, che permette di osservare contemporaneamente i pendii dell’Etna e l’ampia Piana di Catania, fino al Mar Ionio.

Un laboratorio naturale a cielo aperto

Questi crateri non sono solo una meta turistica, ma anche un laboratorio geologico naturale: le loro forme, i materiali piroclastici e le stratificazioni di lava raccontano la storia dinamica del vulcano. Camminare lungo i bordi dei crateri significa percepire la potenza di fenomeni che hanno modellato il territorio per millenni. La zona dei Monti Silvestri è anche il punto di partenza per escursioni più impegnative verso la sommità del vulcano, rendendola un luogo simbolico dove la scienza incontra l’avventura.

Tra turismo e suggestione paesaggistica

Oggi i Monti Silvestri sono facilmente accessibili grazie alla strada che conduce al Rifugio Sapienza, punto di arrivo per migliaia di visitatori ogni anno. L’area si è trasformata in una delle icone del turismo etneo: un luogo dove natura, storia e paesaggio si intrecciano, creando un’esperienza che resta impressa nella memoria. Dai bordi dei crateri, lo sguardo abbraccia l’intera costa orientale siciliana, offrendo una prospettiva unica che solo un vulcano come l’Etna può regalare.

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