Il borgo catanese che non doveva esistere: sorto tra lava e mare, ha sfidato i secoli
A nord di Acireale, Guardia Mangano è una frazione sorta tra lava e mare. Storia, origini e una curiosità poco conosciuta.
Origini antiche tra lava e mare
Nella fascia costiera settentrionale di Acireale, tra le pendici laviche e il mare ionico, si trova Guardia Mangano, una frazione storica che conserva nel suo stesso nome le tracce del passato.
La parola “Guardia” rimanda a un punto di osservazione o difesa, mentre “Mangano” richiama antiche famiglie e insediamenti legati alla zona. La sua posizione, su un piccolo pianoro lavico, fece sì che il borgo fosse un naturale luogo di vedetta verso il mare e le vie di comunicazione costiere.
Oggi Guardia Mangano è urbanisticamente legata ad Acireale, ma mantiene un’identità distinta, con chiese e nuclei abitativi che ancora raccontano l’evoluzione della comunità, dai secoli medievali fino all’età moderna.
Un borgo fra tradizione e territorio
La frazione non è solo una località residenziale: è anche un crocevia territoriale, collocato tra Acireale e i centri limitrofi. La sua storia è intrecciata con le colate laviche dell’Etna, che hanno modellato il paesaggio circostante.
Camminando tra le strade del borgo si notano le architetture di epoca moderna e i segni delle ricostruzioni, tipiche dei centri della provincia di Catania che hanno dovuto affrontare terremoti e trasformazioni naturali.
Il legame con il mare resta forte: Guardia Mangano si trova infatti a breve distanza dalle frazioni marinare come Stazzo e Pozzillo, luoghi che storicamente furono gli sbocchi portuali e commerciali di Acireale.