Il borgo che nessuno nota ma che ha scritto pagine segrete nella storia di Acireale
Scillichenti, frazione di Acireale. Un borgo discreto che custodisce origini antiche, architetture e una curiosità dimenticata.
Tra le vie silenziose di un borgo etneo
Scillichenti è una frazione di Acireale, poco distante dal mare e dalle falesie della Timpa. A prima vista sembra solo un quartiere tranquillo, fatto di vie strette, case basse e piazzette interne.
Eppure, la sua storia affonda le radici in un’epoca molto più antica di quanto sembri. Le fonti storiche collocano il primo insediamento tra il Medioevo e l’Età moderna, legato alle attività agricole e alla particolare fertilità dei terreni etnei.
La posizione leggermente interna, a breve distanza da Acireale, ha protetto Scillichenti dalle grandi trasformazioni urbanistiche che hanno investito la costa ionica, permettendo al borgo di mantenere tratti originari e una forte identità locale.
Una comunità tra terra e lava
Il paesaggio di Scillichenti è segnato dal basalto lavico e dalle colate antiche che modellano la campagna circostante. Qui l’assetto urbano è rimasto compatto, con la chiesa parrocchiale come fulcro del tessuto abitativo.
Nel corso dei secoli la frazione ha rappresentato una sorta di cerniera naturale tra la fascia costiera di Acireale e le prime pendici dell’Etna. Nonostante la modernità abbia portato nuove costruzioni e collegamenti, il borgo mantiene ancora oggi un ritmo lento, tipico delle piccole comunità che vivono ai margini dei grandi centri.
Passeggiare per le sue vie significa imbattersi in prospetti semplici ma solidi, spesso costruiti in pietra lavica, e scoprire una dimensione che contrasta con la vivacità barocca del centro di Acireale.