Il borgo palermitano che nasconde secoli di battaglie e un passato che non è mai stato dimenticato
Il borgo palermitano che nasconde secoli di battaglie e un passato che non è mai stato dimenticato


Un borgo tra montagne e storia
A pochi chilometri da Palermo, immerso nel cuore dell’entroterra siciliano, sorge Vicari, un borgo che ha attraversato i secoli mantenendo intatta la sua identità. Le origini del paese risalgono al periodo medievale, quando la sua posizione strategica sulle colline lo rese un punto di osservazione fondamentale e un baluardo difensivo contro incursioni e conflitti. La sua storia si intreccia con quella delle grandi casate che dominarono la Sicilia, lasciando tracce indelebili nella struttura urbana e nelle architetture ancora visibili.
Il centro storico conserva un impianto medievale fatto di vicoli stretti e case in pietra che si arrampicano lungo il pendio. Passeggiando per le sue strade si incontrano antiche chiese, come quella di San Giorgio Martire, e testimonianze architettoniche che raccontano l’importanza religiosa e politica che Vicari ebbe nei secoli. Questo borgo rappresenta un raro esempio di continuità storica, capace di evocare atmosfere d’altri tempi.
Le fortificazioni e la memoria delle lotte
Elemento simbolico di Vicari è il castello normanno-svevo, che domina il paese dall’alto. Costruito per difendere il territorio, fu teatro di scontri e di resistenze che hanno segnato profondamente la comunità locale. Oggi rimangono i resti delle imponenti mura e delle torri, silenziosi testimoni di un passato turbolento.
Il borgo conserva anche tracce di architetture religiose di grande rilievo, come il Santuario di Santa Rosalia, che ancora oggi rappresenta un centro di devozione e pellegrinaggio. Vicari è quindi non solo un centro abitato, ma un custode di memorie storiche, capace di raccontare la Sicilia medievale e moderna attraverso le sue pietre.