La dimora dei potenti Chiaramonte: custode di straordinarie testimonianze assurde palermitane

Il Palazzo Chiaramonte-Steri a Palermo fu dimora di potenti signori, sede dell’Inquisizione e oggi custode di straordinarie testimonianze d’arte.

10 ottobre 2025 18:00
La dimora dei potenti Chiaramonte: custode di straordinarie testimonianze assurde palermitane - Foto: Dedda71/Wikipedia
Foto: Dedda71/Wikipedia
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La dimora dei potenti Chiaramonte

Nel cuore della Kalsa di Palermo, il Palazzo Chiaramonte-Steri si erge come una delle più straordinarie testimonianze dell’architettura medievale siciliana. Costruito all’inizio del XIV secolo da Manfredi Chiaramonte, conte di Modica, il palazzo rappresentava la potenza della sua famiglia, che dominava gran parte della Sicilia sud-orientale. Con la sua imponenza e le linee gotico-catalane, divenne presto il simbolo della supremazia dei Chiaramonte, capaci di rivaleggiare persino con i re angioini e aragonesi.

La grande Sala Magna, con le sue arcate ogivali e le imponenti dimensioni, era il luogo delle cerimonie pubbliche, dei banchetti e delle decisioni politiche. Qui la nobiltà palermitana incontrava gli ambasciatori, e da qui si esercitava un potere che andava ben oltre le mura cittadine. Ancora oggi, visitando lo Steri, si percepisce l’aura di maestosità che questa famiglia volle imprimere alla città.

Dalla gloria al terrore: l’Inquisizione nello Steri

La storia del palazzo, però, non è fatta solo di splendore. Nel XVI secolo, quando passò sotto il controllo del potere spagnolo, lo Steri divenne la sede del Sant’Uffizio dell’Inquisizione. Le sue stanze si trasformarono in carceri, dove venivano rinchiusi e processati coloro che erano accusati di eresia. Le testimonianze di quell’epoca drammatica sono ancora oggi visibili: sui muri delle celle restano i graffiti dei prigionieri, straordinari documenti storici e umani che raccontano paure, speranze e invocazioni di fede.

Questi segni, tracciati in condizioni di sofferenza e angoscia, costituiscono un patrimonio di valore unico, capace di restituire una voce a chi, secoli fa, fu ridotto al silenzio. Lo Steri è quindi non solo simbolo della potenza medievale dei Chiaramonte, ma anche memoriale di uno dei periodi più cupi della storia di Palermo.

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