Palermo, trapianto storico al Policlinico

Primo prelievo multiorgano a cuore fermo al Policlinico di Palermo: un gesto di altruismo e professionalità che segna una tappa importante per la sanità siciliana

23 ottobre 2025 08:50
Palermo, trapianto storico al Policlinico -
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Un evento di grande rilievo clinico e umano ha segnato una nuova pagina della sanità siciliana: presso la Terapia intensiva post operatoria/Neurorianimazione del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, diretta dal professore Antonino Giarratano e coordinata dal professore Santi Maurizio Raineri, è stato eseguito il primo prelievo multiorgano a cuore fermo. Una procedura che richiede altissima competenza tecnica e un’organizzazione impeccabile, possibile solo grazie alla perfetta sinergia tra reparti e specialisti.

Una donatrice, un atto di profonda umanità

La protagonista di questo gesto straordinario è una donna ricoverata da due settimane per una grave emorragia cerebrale. In vita aveva espresso con chiarezza la volontà di donare gli organi e di rifiutare ogni accanimento terapeutico.

La complessità di un gesto che dona vita

Solo dopo un lungo follow up clinico e radiologico e la constatazione dell’irreversibilità del coma, è stato avviato il percorso di donazione a cuore fermo (DCD), nel pieno rispetto delle norme etiche e legali. Il professore Raineri ha spiegato: “È una procedura complessa che permette la donazione dopo la cessazione definitiva dell’attività cardiocircolatoria, in condizioni di assoluto rispetto per il paziente e la famiglia”.
Un’équipe dell’ISMETT ha poi eseguito il prelievo di fegato, reni e cornee, offrendo una nuova possibilità di vita a più persone. L’intervento è stato reso possibile grazie al lavoro congiunto del Centro Regionale Trapianti, guidato dal dottor Giorgio Battaglia, e del personale medico e infermieristico del reparto di Neurorianimazione, con la coordinatrice Ilenia Giarraffa e il dottor Filippo Vitale.
La direttrice generale Maria Grazia Furnari ha commentato: “È una tappa fondamentale per il nostro ospedale e per la Sicilia. La generosità della famiglia della donatrice ha trasformato un dolore immenso in una speranza di vita. Continueremo a promuovere la cultura della donazione, perché ogni gesto d’amore come questo può davvero salvare vite”.

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