Ci passi spesso: il salotto dove Giarre custodisce le sue curiosità più uniche
Piazza del Duomo di Giarre, centro storico e anima della città. Scopri origini, architettura e una curiosità nascosta.
Dove tutto converge
C’è un luogo a Giarre dove il tempo sembra trattenere il respiro, e ogni pietra racconta un frammento di passato. È la Piazza del Duomo, il cuore urbano che raccoglie architettura, storia e vita cittadina in un solo sguardo.
Nata come punto di incontro tra i principali assi viari, la piazza è da sempre il fulcro della città, un quadrato di luce attorno al quale si sono stratificati secoli di storia.
Al centro sorge la Cattedrale di San Isidoro Agricola, dedicata al patrono di Giarre, costruita tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo.
La sua imponente facciata in stile neoclassico, con colonne corinzie e timpano triangolare, conferisce alla piazza una monumentalità inaspettata, accentuata dalla fontana centrale e dal disegno regolare del pavimento, che richiama l’ordine e la simmetria dell’urbanistica ottocentesca.
Attorno, i palazzi storici – un tempo residenze di notabili e famiglie borghesi – custodiscono decorazioni in pietra lavica, balconate in ferro battuto e portali che svelano il passato di una Giarre che voleva assomigliare, per eleganza, ai grandi centri della Sicilia orientale.
Un salotto urbano tra Etna e mare
Dalla piazza lo sguardo abbraccia contemporaneamente l’Etna e lo Ionio.
È questa doppia prospettiva – il vulcano che incombe e il mare che riluce – a rendere la Piazza del Duomo qualcosa di più di un semplice spazio urbano: è un crocevia simbolico, una linea d’incontro tra elementi opposti, tra terra e acqua, sacro e quotidiano.
La sua funzione è rimasta invariata: qui si svolgono i momenti più solenni e le consuetudini più semplici, dalle cerimonie religiose alle passeggiate della domenica.
È il luogo dove Giarre “si mostra”, ma anche dove si raccoglie, mantenendo viva la memoria collettiva che tiene insieme generazioni di abitanti.
L’atmosfera cambia con le ore del giorno: al mattino la piazza risuona dei passi frettolosi di chi lavora, mentre al tramonto diventa un salotto all’aperto, dorato dalla luce che scende dai tetti e dalle campane della Cattedrale che scandiscono un tempo tutto suo.