Dove Palermo respirava spezie, voci e profumi d’Oriente: il cuore scomparso dei Lattarini

Il mercato dei Lattarini di Palermo, oggi quasi scomparso, racconta il volto arabo e mercantile della città medievale.

14 novembre 2025 18:00
Dove Palermo respirava spezie, voci e profumi d’Oriente: il cuore scomparso dei Lattarini - Foto: Memorato/Wikipedia
Foto: Memorato/Wikipedia
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Il quartiere dei mercanti e degli artigiani

Nel cuore di Palermo, non lontano dalla Kalsa e dal Cassaro, esisteva un quartiere che un tempo brulicava di vita, di botteghe e di profumi provenienti da ogni angolo del Mediterraneo: il Mercato dei Lattarini. Il suo nome deriva probabilmente dall’arabo suq al-ʿaṭṭārīn, cioè “mercato degli speziali”, e racconta l’anima più antica della città, quando Palermo era una delle capitali del mondo arabo e crocevia di commerci, spezie, tessuti e culture.

Durante il periodo islamico, la zona era infatti un centro nevralgico per i commercianti di essenze, profumi, spezie e prodotti preziosi. Col passare dei secoli, anche dopo la conquista normanna e poi quella sveva, l’area continuò a mantenere la sua vocazione commerciale. I Lattarini divennero sinonimo di un Palermo artigianale e cosmopolita, in cui si incontravano arabi, ebrei, greci e latini in un mosaico di lingue e tradizioni.

Dalle spezie alle stoffe: il cuore del commercio

Tra il Cinquecento e l’Ottocento, il Mercato dei Lattarini fu tra i più frequentati della città. Le sue vie strette e le botteghe minuscole ospitavano profumieri, tintori, conciatori di pelli e mercanti di stoffe. L’area, situata vicino alla chiesa di San Giovanni degli Eremiti e alla piazza Ballarò, rappresentava un punto di riferimento per chi cercava articoli raffinati o oggetti provenienti dall’Oriente.

Con il tempo, la crescita urbana e la nascita dei nuovi mercati popolari — come il Capo o la Vucciria — portarono i Lattarini a un lento declino. Tuttavia, il nome sopravvive ancora oggi nelle vie del quartiere, come eco di un passato in cui Palermo profumava di cannella, incenso e cuoio.

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