Il cuore segreto di Catania dove storia e leggenda si toccano senza che nessuno se ne accorga

A Catania esiste una piazza che racchiude secoli di storia, rovine antiche e un mistero dimenticato dai suoi stessi abitanti.

19 novembre 2025 15:00
Il cuore segreto di Catania dove storia e leggenda si toccano senza che nessuno se ne accorga - Foto: Triquetra/Wikipedia
Foto: Triquetra/Wikipedia
Condividi

Dove il silenzio incontra la pietra

Nel cuore più antico di Catania, tra via Crociferi e via della Lettera, si apre Piazza San Francesco d’Assisi all’Immacolata, un luogo che sembra appartenere a un’altra epoca.

Il visitatore che vi arriva spesso non sa che sotto i suoi passi si nasconde un sottosuolo fatto di lava, cripte e resti medievali, dove la città antica vive ancora. La piazza, così ordinata e luminosa, sorge infatti su un’area che fu distrutta e poi ricostruita dopo il terremoto del 1693, diventando un palcoscenico barocco in cui le pietre raccontano l’instabilità stessa della terra etnea.

Dominata dalla Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata, la piazza è circondata da edifici nobiliari e da un’aria sospesa, quasi teatrale. Ogni elemento architettonico – dalle facciate scolpite ai portali lavici, fino alla statua di San Francesco d’Assisi – è il frammento di una narrazione più grande, quella di una città che ha imparato a rinascere infinite volte dalle proprie ceneri.

Un crocevia di arte, fede e memoria

Osservando la piazza dall’alto, si intuisce la precisione urbanistica con cui venne ridisegnata dopo la ricostruzione barocca: assi perfetti, simmetrie, e uno slancio verticale che guida lo sguardo verso la chiesa principale.

La Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata è uno dei simboli della fede catanese e custodisce le spoglie di Sant’Agata, la patrona della città. È qui che ogni anno si compie uno dei momenti più solenni del culto agatino, quando il fercolo della santa si ferma davanti al portale per ricevere la benedizione.

Ma la piazza non è solo religione: è anche storia civile. Accanto alla chiesa si affaccia il Monastero di San Francesco, oggi sede dell’Archivio di Stato. Poco più in là, le tracce delle antiche mura e delle vie medievali rivelano un passato complesso, fatto di ricostruzioni, eruzioni e potere.

Di sera, quando la luce scende e la pietra lavica si scalda dei riflessi dei lampioni, Piazza San Francesco diventa una scena sospesa tra sacro e profano, un punto dove Catania sembra sussurrare la propria identità più autentica.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Il Fatto di Sicilia