La scultura siciliana che sfida i secoli e nasconde il segreto di una città perduta nel mare

Un monumento antico, un eroe mitico e un segreto scolpito nella pietra: la fontana che racconta la rinascita di un’intera città.

28 novembre 2025 15:00
La scultura siciliana che sfida i secoli e nasconde il segreto di una città perduta nel mare - Foto: Sebas/Wikipedia
Foto: Sebas/Wikipedia
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Nel cuore di una piazza che domina il mare, si erge una scultura di marmo che sembra viva, capace di raccontare da sola l’orgoglio, la fede e la rinascita di un’intera città. Da quasi cinquecento anni osserva silenziosa le onde, i terremoti e le guerre, come se nulla potesse scalfirla. Pochi però conoscono la sua vera storia, fatta di simboli, misteri astronomici e segreti nascosti nelle sue forme, che legano il cielo e la terra in un’unica visione rinascimentale.

Un’opera per celebrare l’acqua e la rinascita

Realizzata nel 1553 dallo scultore fiorentino Giovanni Angelo Montorsoli, allievo di Michelangelo, questa fontana monumentale fu commissionata per celebrare la costruzione del nuovo acquedotto cittadino. Il suo protagonista è Orione, il mitico cacciatore delle stelle, che la leggenda vuole fondatore della città. Ai suoi piedi scorrono figure mitologiche, animali marini e simboli astrologici che intrecciano la mitologia greca con la devozione cristiana.
Ogni dettaglio ha un significato: le quattro statue agli angoli rappresentano i principali fiumi che alimentavano la città, mentre l’intera composizione si sviluppa come una mappa cosmica scolpita nella pietra. In un tempo in cui arte e fede convivevano con la scienza e la magia, la fontana di Orione divenne un monumento alla conoscenza e all’armonia tra uomo e natura.

Sopravvissuta a catastrofi e distruzioni

Nei secoli, la città che la ospita è stata colpita da terremoti devastanti e bombardamenti che hanno cancellato interi quartieri. Eppure, come un miracolo, la fontana è rimasta al suo posto, quasi intatta, testimone immobile del destino della sua gente. Restaurata più volte, continua ancora oggi a zampillare al centro della piazza, custodendo il segreto della sua sopravvivenza: una struttura perfetta, progettata per resistere non solo al tempo, ma anche alla furia della natura.
Per molti, non è solo un’opera d’arte, ma un simbolo di rinascita, il cuore pulsante di una città che non si è mai arresa.

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