L'antico mistero custodito nel cuore di Ragusa che pochi hanno visitato

A Ragusa, un museo silenzioso racconta 5000 anni di storia iblea tra pietre, idoli e memorie di civiltà dimenticate.

19 novembre 2025 18:00
L'antico mistero custodito nel cuore di Ragusa che pochi hanno visitato - Foto: Sal73x/Wikipedia
Foto: Sal73x/Wikipedia
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Nel cuore di Ragusa, lontano dal clamore dei monumenti barocchi e delle chiese scenografiche, esiste un luogo dove il tempo si è fermato. Un luogo che non grida la propria bellezza, ma la sussurra attraverso frammenti di pietra, anfore, armi e volti scolpiti migliaia di anni fa. È qui che il passato del territorio ibleo rivive, in un museo che non conserva solo reperti: racconta la storia silenziosa di una civiltà dimenticata.

La memoria degli Iblei

Tra le sale tranquille dell’antico edificio, il Museo Archeologico Ibleo custodisce reperti provenienti da tutto il territorio del Ragusano, dalle valli ai villaggi rupestri. Ogni oggetto sembra raccontare la vita di un popolo che abitava queste terre ben prima che Ragusa nascesse.
Ci sono asce di pietra, ceramiche decorate, oggetti votivi e resti di tombe risalenti all’età del bronzo, ma anche testimonianze della presenza greca e romana. Le collezioni provengono in gran parte dagli scavi di Cava d’Ispica, Kamarina e Scornavacche, siti che rivelano quanto questa parte di Sicilia fosse un crocevia di culture.
Le sale del museo si susseguono come un viaggio nel tempo: dai villaggi neolitici ai santuari ellenistici, fino alle necropoli rupestri scavate nella pietra. Ogni reperto restituisce un frammento di un mondo in cui la pietra era non solo materia, ma memoria viva.

Un museo nato per raccontare l’anima di un territorio

Fondato nel 1962, il museo sorge all’interno dell’ex Convento dei Padri Cappuccini, un edificio che di per sé trasmette pace e raccoglimento. La luce naturale filtra dalle finestre sulle teche, illuminando reperti che sembrano emergere lentamente dal buio della storia.
Ciò che rende unico questo museo è la sua capacità di collegare il passato con il presente: le campagne e le cave che circondano Ragusa, ancora oggi disseminate di tracce archeologiche, trovano qui la loro voce. È un museo di comunità, che restituisce dignità alla terra iblea e alla sua storia millenaria, spesso dimenticata in favore delle bellezze barocche della città.

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