Qualità della vita 2025: l’Italia corre, la Sicilia rallenta

Qualità della vita 2025: i dati sulla Sicilia mostrano un quadro critico, con molte province in coda e pochi segnali di miglioramento. Focus su Caltanissetta, Messina e il divario con il Centro-Nord

17 novembre 2025 12:35
Qualità della vita 2025: l’Italia corre, la Sicilia rallenta -
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La nuova edizione dell’Indagine sulla qualità della vita 2025 – realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications con la collaborazione della Sapienza di Roma – fotografa un Paese che avanza a velocità diverse. Mentre Milano consolida il suo primato grazie a servizi competitivi, infrastrutture moderne e un’economia dinamica, la Sicilia continua a confrontarsi con criticità strutturali che frenano il miglioramento complessivo. Nonostante i nove ambiti analizzati (dal lavoro alla sicurezza sociale, dal reddito alla salute), l’Isola fatica a risalire una classifica dominata dalle province del Centro-Nord.

Divari territoriali e segnali contrastanti nel Mezzogiorno

Il quadro nazionale conferma una spaccatura ormai cronica: qualità della vita generalmente buona nel Nord e progressivo arretramento nelle regioni meridionali e insulari. La Sicilia, in particolare, presenta risultati altalenanti: qualche lentezza in settori come trasporti, ricchezza e infrastrutture, ma anche piccole luci in ambiti come turismo e vitalità culturale. L’indagine evidenzia inoltre come ampie aree del Sud, inclusa l’Isola, affrontino condizioni di fragilità sociale difficili da colmare nell’attuale scenario economico.

Sicilia in coda, ma Messina sorprende: tutti i numeri dell’Isola

La parte decisiva della classifica mostra una situazione chiara: la Sicilia resta tra le regioni più penalizzate d’Italia. Caltanissetta chiude l’intera graduatoria al 107° posto, confermando un persistente stato di difficoltà. Subito sopra, altre province meridionali ribadiscono il divario con il resto del Paese, mentre molte realtà siciliane continuano a occupare stabilmente la fascia bassa per servizi, reddito e infrastrutture. L’unica vera nota positiva è Messina, che compie un balzo di tredici posizioni e arriva al 90° posto: un recupero dovuto soprattutto al buon andamento di turismo e cultura e a qualche segnale economico più incoraggiante, pur restando lontana dagli standard del Centro-Nord.

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