Tra le mura dove il tempo non entra: la biblioteca poco conosciuta che racconta storie incredibili su Catania
Nel cuore di Catania esiste una biblioteca antichissima che conserva manoscritti, codici e segreti mai raccontati.
Tra le mura dove il tempo non entra
Nel pieno centro storico di Catania, tra il Palazzo dell’Università e gli antichi edifici che si affacciano su via Prefettura, sorge un luogo che pochi conoscono davvero: la Biblioteca della Città metropolitana di Catania.
Nata nel 1869 come biblioteca provinciale, la sua missione era raccogliere il patrimonio librario disperso dopo la soppressione dei conventi e delle istituzioni religiose del tempo. Da allora, il suo interno è diventato un scrigno di memoria, un archivio silenzioso che ha visto passare eruditi, studenti, prelati, artisti e studiosi di ogni epoca.
Le sue sale di lettura sembrano sospese fuori dal tempo. Gli scaffali, in legno scuro, ospitano centinaia di migliaia di volumi, tra cui incunaboli, cinquecentine e manoscritti antichi. Ogni tomo, ogni copertina consunta racconta un pezzo di Sicilia, di cultura, di storia locale e universale insieme.
Un tempio della conoscenza nel cuore di Catania
All’interno della biblioteca si conserva la collezione del Fondo Biscari, dono della nobile famiglia Paternò Castello, con testi rari di storia naturale, archeologia, arte e scienze. Vi si trovano opere che hanno attraversato guerre, eruzioni e terremoti, ma che ancora oggi resistono, protette dal silenzio delle sue stanze.
Nel tempo, la biblioteca è diventata anche un punto di riferimento per la cultura catanese, collaborando con l’Università degli Studi di Catania e ospitando conferenze, mostre e presentazioni di libri. Il suo fascino, però, resta quello discreto delle istituzioni che non cercano visibilità, ma continuano a custodire e tramandare.
Chi vi entra per la prima volta resta colpito dal contrasto tra la vita caotica della città esterna e la calma che regna all’interno. L’odore della carta antica, il fruscio delle pagine, la luce che filtra dalle finestre alte: tutto contribuisce a creare un’atmosfera sospesa, in cui il tempo sembra davvero rallentare.