Dove oggi sorge Catania, un nome antico continua a vivere sotto la pietra lavica: ecco quale
Sotto Catania si cela un antico nome: la colonia greca che fondò la città. Storia, dominazioni e una curiosità archeologica sorprendente!
Una fondazione greca ai piedi dell’Etna
Prima che Catania fosse Catania, esisteva Katane. Una colonia greca fondata nel VIII secolo a.C. da coloni calcidesi provenienti da Naxos, che scelsero un punto fertile e strategico, ai piedi dell’Etna e lungo la costa ionica.
L’antica Katane nacque su un altopiano lavico che garantiva protezione e vista sul mare. La posizione, però, la rese anche esposta alle eruzioni vulcaniche e alle invasioni provenienti dall’interno.
Il nome “Katane” — in greco antico Κατάνη — secondo alcuni studiosi deriverebbe dal termine che significa “grattare, raschiare”, forse in riferimento alla roccia lavica ruvida su cui sorse. Da qui, la città prese un’identità profondamente legata al vulcano, tanto che la sua storia fu segnata più dalle forze naturali che dagli eserciti.
Nel corso dei secoli, Katane conobbe la dominio dei Siracusani, i conflitti con Naxos, e successivamente la romanizzazione, diventando un centro di scambi e di cultura.
Tra terremoti, conquiste e rinascite
L’esistenza di Katane non fu mai tranquilla. Distrutta, ricostruita, conquistata e perfino ribattezzata: nel 403 a.C., dopo l’assedio di Siracusa, il tiranno Dionisio I deportò gli abitanti e rimpiazzò la popolazione con coloni siracusani, rinominandola Aitna.
Fu un atto politico, ma anche simbolico: “Etna” divenne il nome di una città dedicata al vulcano. Tuttavia, la vecchia Katane non scomparve del tutto. Con il ritorno dei calcidesi, il nome originario tornò a imporsi e la città riprese la sua identità.
Nel periodo romano, Katane visse una nuova prosperità: divenne un importante municipium e il suo territorio si estendeva lungo la Piana di Catania, ricca di campi coltivati e acque. Ma la furia del vulcano non cessò mai: le colate laviche e i terremoti — come quello disastroso del 1669, che sommerse gran parte del tessuto urbano antico — hanno cancellato quasi tutte le tracce visibili della colonia greca.
Oggi, il nome di Katane sopravvive nelle fondamenta: sotto le vie barocche di Catania moderna, gli scavi archeologici restituiscono frammenti di mura, ceramiche, teatri e pavimentazioni che raccontano di una civiltà raffinata, votata all’arte e al commercio.