Il borgo catanese che custodisce un passato sorprendente tra antichi casali e paesaggi scolpiti dall’Etna

Aci San Filippo, frazione di Aci Catena, custodisce un passato sorprendente tra antichi casali, devozione e paesaggi scolpiti dal vulcano.

30 dicembre 2025 21:00
Il borgo catanese che custodisce un passato sorprendente tra antichi casali e paesaggi scolpiti dall’Etna - Foto: Roberto Quartarone/Wikipedia
Foto: Roberto Quartarone/Wikipedia
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Un antico casale che ha segnato la storia delle Aci

Tra le frazioni più tranquille della costa etnea, Aci San Filippo appartiene a quei luoghi che non cercano attenzione, ma che finiscono per catturarla. Qui tutto nasce da un nucleo antico, un piccolo casale che un tempo si stringeva attorno alla chiesa del paese e a poche case in pietra lavica. Il territorio racconta una storia legata alla Piana d’Aci, una zona da sempre esposta a eruzioni, terremoti e trasformazioni che hanno ridefinito la vita dei suoi abitanti.
Passeggiando per le sue vie si capisce subito quanto sia rimasto del mondo rurale: case basse, cortili interni, tracce di vecchie attività agricole. È un equilibrio fragile, ma ancora leggibile, che ricorda come queste frazioni siano nate non per estro architettonico, ma per necessità, lavoro e sopravvivenza. Aci San Filippo conserva così il carattere di un luogo che non si è mai allontanato del tutto dalle sue radici.

Il legame con la fede e la vita attorno alla chiesa

Il cuore della frazione è la chiesa dedicata ai santi Filippo e Giacomo, centro religioso e sociale sin dalla sua nascita. Attorno alla chiesa si è sviluppata la vita del borgo: qui si incontravano le famiglie, si decidevano le attività e si celebravano ricorrenze che ancora oggi mantengono un ruolo importante. La devozione popolare, tipica delle comunità etnee, ha segnato i ritmi del paese, legati alle feste patronali, alle processioni e a un senso di comunità che non si è mai dissolto del tutto.
In un territorio complesso come quello delle Aci, dove ogni frazione sembra somigliare all’altra, Aci San Filippo si distingue proprio per questa dimensione raccolta, quasi intima, che restituisce un’idea di paese che altrove è andata perduta. È un luogo in cui passato contadino e memoria religiosa convivono senza forzature, fondendosi in un’identità che rimane salda anche mentre tutto intorno cambia.

Un paesaggio modellato dall’Etna e dalle antiche contrade

Gli spazi attorno ad Aci San Filippo raccontano bene la forza del territorio etneo. Le colate laviche che nei secoli hanno interessato l’area, le antiche vie campestri e la distribuzione delle case mostrano quanto il borgo sia stato plasmato dal paesaggio. Qui il terreno è fertile, ma anche difficile: vigneti, agrumeti e piccoli appezzamenti di campagna resistono tra i pendii che scendono verso il mare e le alture che guardano all’Etna.
È proprio questa duplice natura – mare a un passo e vulcano alle spalle – a rendere la frazione così particolare. La sua posizione ha favorito per secoli attività agricole di piccola scala, legate ai ritmi naturali e alle tradizioni familiari. In un’epoca in cui tutto corre veloce, Aci San Filippo rimane invece ancorata a un tempo più lento, fatto di storie locali e di una geografia che non permette di dimenticare ciò che è stato.

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