Il ponte che unì due mondi e cambiò per sempre il destino di Ragusa

A Ragusa, il Ponte Nuovo unisce due città sospese nel tempo: un capolavoro ingegneristico che cambiò per sempre la storia iblea.

03 dicembre 2025 18:00
Il ponte che unì due mondi e cambiò per sempre il destino di Ragusa - Foto: Gdiquattro/Wikipedia
Foto: Gdiquattro/Wikipedia
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Tra le vallate profonde e i canyon di Ragusa, un’opera d’ingegneria ardita ha segnato un prima e un dopo nella storia della città. Per secoli, le due anime di Ragusa – Superiore e Ibla – hanno vissuto come mondi separati, divisi da un baratro naturale che sembrava incolmabile. Poi arrivò un ponte, imponente e visionario, capace di unire non solo due quartieri ma due epoche diverse: il Ponte Nuovo, simbolo di progresso e di rinascita.

Una sfida alle leggi della natura

Costruito tra il 1931 e il 1937 su progetto dell’ingegnere Ferdinando Saetta, il Ponte Nuovo fu un’impresa straordinaria per la Sicilia di quegli anni. Realizzato in cemento armato, misura oltre 130 metri di lunghezza e si innalza per 40 metri sul fondovalle del torrente San Domenico.
All’epoca rappresentava una delle opere più moderne dell’isola: collegava finalmente Ragusa Superiore con il quartiere di Ibla, superando il profondo vallone di Santa Domenica che per secoli aveva reso i collegamenti lenti e difficoltosi. La sua costruzione non fu solo un traguardo tecnico, ma un simbolo di fiducia nel futuro in un periodo di grande trasformazione urbanistica.

Un simbolo che resiste e si rinnova

Nel corso degli anni, il Ponte Nuovo ha subito vari interventi di consolidamento, soprattutto dopo il devastante terremoto del 1968 e i fenomeni di erosione della vallata. Ma, nonostante tutto, è rimasto in piedi, continuando a rappresentare il legame materiale e spirituale tra le due Raguse.
Nel 2008 l’infrastruttura è stata chiusa al traffico per lavori di restauro e messa in sicurezza, per poi essere riaperta al pubblico, tornando a essere parte integrante della vita quotidiana della città. Chi attraversa oggi quel ponte, sospeso tra cielo e pietra, non immagina forse che ogni suo metro racchiude la forza e l’orgoglio di un’intera comunità.

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