La fortezza che veglia sullo Stretto e nasconde ancora un enigma irrisolto

A Messina, una fortezza del Cinquecento domina lo Stretto e custodisce un segreto militare che il tempo non ha mai svelato.

12 dicembre 2025 12:00
La fortezza che veglia sullo Stretto e nasconde ancora un enigma irrisolto - Foto: OAnick/Wikipedia
Foto: OAnick/Wikipedia
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In alto, dove lo sguardo abbraccia il mare e l’aria profuma di sale e di vento, si erge una struttura antica che ha protetto Messina per secoli. È una presenza silenziosa, imponente, costruita per difendere ma destinata anche a custodire segreti militari, leggende e memorie di guerra. Pochi conoscono la sua vera storia, ma le sue mura raccontano di battaglie, prigionie e misteri che ancora oggi suscitano curiosità e rispetto.

Un baluardo contro invasioni e terremoti

La costruzione del Forte Castellaccio risale al XVI secolo, durante la dominazione spagnola in Sicilia. Sorge su una posizione strategica, sul colle del Ringo, con vista privilegiata sullo Stretto di Messina. Insieme ai forti Gonzaga e Ogliastri, faceva parte del sistema difensivo voluto da Carlo V per proteggere la città dalle incursioni turche e dalle minacce provenienti dal mare.
Il nome “Castellaccio” sembra derivare dal suo aspetto rude e severo, tipico delle architetture militari dell’epoca. La pianta pentagonale, le spesse mura in pietra e le feritoie orientate verso il mare testimoniano un ingegno costruttivo imponente, pensato per resistere ai colpi dell’artiglieria nemica. Nei secoli, il forte ha vissuto numerosi adattamenti e restauri, sopravvivendo anche al terremoto del 1908, che distrusse gran parte della città di Messina.

Dalla guerra alla rinascita

Dopo essere stato usato come presidio militare e poi come prigione borbonica, il Castellaccio fu abbandonato per decenni, avvolto dall’erba e dal silenzio. Soltanto negli ultimi anni è stato recuperato e restituito ai cittadini grazie a interventi di valorizzazione. Oggi ospita mostre, eventi culturali e visite guidate, mantenendo viva la memoria di un passato che ancora si avverte tra le sue mura.
La sua posizione, sospesa tra cielo e mare, regala panorami mozzafiato sull’intero Stretto: un punto dove la storia si fonde con la natura, e ogni pietra sembra raccontare il coraggio di chi ha difeso Messina.

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