Un territorio agricolo che nasconde potenza e storia: a Catania la base più incredibile del mondo

Nascosta tra i campi della Piana di Catania, la base di Sigonella è il crocevia più silenzioso e strategico del Mediterraneo.

21 dicembre 2025 12:00
Un territorio agricolo che nasconde potenza e storia: a Catania la base più incredibile del mondo - Foto: Civa61/Wikipedia
Foto: Civa61/Wikipedia
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Un territorio agricolo che nasconde potenza e storia

Nella calma piatta della Piana di Catania, dove i campi di grano e gli agrumeti disegnano un orizzonte infinito, si trova un luogo che con il tempo è diventato uno dei punti più delicati d’Europa: la Base aerea di Sigonella.

A vederla da lontano non dice molto. Piste lunghe, capannoni, qualche torre di controllo. Ma dietro quelle strutture si muove da decenni una macchina complessa, fatta di uomini, aerei e decisioni che non fanno rumore, ma contano moltissimo.

La base nacque negli anni Cinquantasette, in piena Guerra Fredda, quando l’Italia e gli Stati Uniti cercavano un punto d’appoggio nel cuore del Mediterraneo. La scelta cadde su quest’area piatta e facilmente difendibile, a pochi chilometri da Catania e dall’Etna. Da allora, Sigonella è diventata una presenza costante: italiana nella titolarità, ma condivisa con forze americane e NATO.

Un mondo chiuso, ma non distante

Dietro i cancelli di Sigonella vive un piccolo universo. Ci sono piste che ospitano aerei da pattugliamento, droni e velivoli militari che attraversano i cieli del Sud, e officine dove lavorano tecnici e militari di più nazioni.

Chi abita nei paesi vicini—Lentini, Motta Sant’Anastasia, Paternò—lo sa bene: i voli, il rombo dei motori, le luci notturne. È un suono a cui la gente si è abituata, un battito che scandisce la vita della piana.

Sigonella non è solo un simbolo di presenza militare, ma anche di convivenza. Nel tempo, la base ha intrecciato rapporti con il territorio: progetti sociali, scambi culturali, piccole forme di dialogo che hanno reso meno rigido il confine tra chi vive dentro e chi sta fuori.

Eppure, la base resta un luogo riservato, protetto da recinzioni e silenzi. Da qui sono partite missioni di soccorso, operazioni di sorveglianza, interventi internazionali. Tutto passa da Sigonella senza lasciare quasi traccia visibile, come un nodo invisibile tra Europa, Africa e Medio Oriente.

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