Comune di Palermo: In memoria di Giuseppe Salvatore La Rosa, la richiesta di maggiori investimenti per la sicurezza sul lavoro
Un minuto di silenzio per Giuseppe Salvatore La Rosa. La politica deve agire per migliorare la sicurezza sul lavoro. È tempo di responsabilità! 🕊️💼✨
Operaio morto a Palermo: appello alla sicurezza sul lavoro
Palermo – La tragedia del lavoro torna a colpire la città, portando con sé l’eco di una morte che non può passare inosservata. Questa mattina, durante la seduta del Consiglio comunale, i membri si sono fermati per un attimo di silenzio in memoria di Giuseppe Salvatore La Rosa, un operaio di 60 anni che ha perso la vita mentre svolgeva le sue mansioni.
Il momento di commemorazione ha rappresentato non solo un omaggio personale all’operaio, ma anche un grido di allerta su una problematica che persiste da troppo tempo. “Una morte che non può essere archiviata come un semplice incidente”, ha sottolineato la consigliera comunale e rappresentante del Partito Democratico, Mariangela Di Gangi. “Dobbiamo considerarla come l’ennesima vittima di una strage evitabile”, ha dichiarato con fermezza, stimolando una riflessione profonda fra i colleghi presenti.
Di Gangi ha poi esortato i rappresentanti dei partiti al governo locale e nazionale a “fare di più e fare meglio” per garantire la sicurezza dei lavoratori. La consigliera ha messo in luce un dato preoccupante: l’età delle vittime di incidenti sul lavoro è spesso elevata, e i lavoratori più anziani sono frequentemente esposti a rischi significativi. Questa affermazione pone interrogativi sul modello di lavoro attuale e sull’adeguatezza delle misure di protezione implementate.
In un momento in cui il governo si concentra su misure burocratiche, come la proposta della patente a punti per i datori di lavoro, Di Gangi ha espresso chiaramente la sua disapprovazione. “Senza veri investimenti, più ispettori e controlli, nessun meccanismo formale potrà funzionare”, ha avvertito. La consigliera ha chiamato alla responsabilità politica, affinché si rafforzino le misure di prevenzione e vigilanza.
In assenza di azioni concrete, ha aggiunto Di Gangi, “continueremo a piangere morti evitabili”. In questo contesto, l’appello è forte e chiaro: il cambiamento non può attendere. La famiglia di Giuseppe Salvatore La Rosa ha ricevuto le condoglianze dell’intera comunità, ma è evidente che la lotta per la sicurezza sul lavoro richiede un impegno collettivo costante e deciso.
La tragedia di oggi rappresenta un nuovo capitolo nella lotta per stanare l’inefficienza e l’indifferenza che circondano la sicurezza nel mondo del lavoro. L’auspicio è che questa morte non sia stata vana, ma sia l’inizio di un percorso di cambiamento necessario.