Scarse riserve idriche a Catania: possibile razionamento dell'acqua in estate
L’intera Sicilia rischia un razionamento dell’acqua per la diminuzione delle riserve idriche. A rischio soprattutto Catania, Palermo e l’Etna
È un preavviso piuttosto che un allarme vero e proprio quello della riunione del 30 aprile tenutasi a Palermo. Nella riunione dell’Osservatorio usi idrici della Sicilia è stata sollevata la preoccupazione riguardo alla diminuzione delle riserve idriche, coinvolgendo oltre Palermo anche Catania e il suo hinterland.
Situazione attuale a Palermo
A Palermo il servizio idrico prevede la distribuzione dell’acqua solo una volta ogni quattro giorni, anziché ininterrottamente durante la giornata.
Prospettive per Catania
Anche a Catania, a causa della scarsità di piogge, si è registrato un significativo abbassamento delle falde acquifere, con una riduzione delle portate del 10-15%.
Riduzione delle riserve sull’Etna
Particolare interesse vi è riguardo l’Etna, considerato un serbatoio naturale, poiché si inizia a risentire della carenza idrica. I gestori segnalano una riduzione significativa dei livelli delle falde.
Possibile razionamento dell’acqua
In conseguenza a tutto ciò che è stato detto durante la riunione, le società gestori del servizio idrico, tra cui Sidra e Acoset, evidenziano la necessità di ipotizzare un razionamento dell’acqua anche per Catania durante l’estate, con una riduzione stimata del 15%.
Impatto sull’attività agricola
Le stesse fonti idriche, oltre a soddisfare le necessità domestiche, dovranno anche garantire l’irrigazione delle coltivazioni agricole, ponendo ulteriori sfide alla disponibilità idrica della Sicilia. È un duplice impegno con meno risorse idriche: il razionamento dell’acqua in estate potrebbe essere una scelta ancora prima che una restrizione forzata dagli eventi.