È più raro dell'oro e tutti vogliono provarlo | Il piatto siciliano che sta facendo impazzire tutti

Crescono su un’isola vulcanica e profumano di terra, mare e tradizione: questi minuscoli legumi sono una rarità che si trasforma in autentico oro in cucina. Ecco la ricetta più sorprendente.

A cura di Paolo Privitera
21 giugno 2025 15:00
È più raro dell'oro e tutti vogliono provarlo | Il piatto siciliano che sta facendo impazzire tutti - Foto: Cucchiaio di Argento
Foto: Cucchiaio di Argento
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Un piccolo tesoro che viene dal mare

Ustica è un’isola che si racconta sottovoce, tra silenzi azzurri e terra nera. Un posto dove il tempo si è seduto e ha preso fiato. Ed è proprio lì, tra orti muretti e brezze salmastre, che nasce qualcosa di minuscolo ma potentissimo: un legume che sembra un diamante e profuma di leggenda.

Chi lo ha assaggiato, difficilmente lo dimentica. Scuro, lucido, deciso. È piccolo, certo, ma nel gusto ha una voce che canta forte. Merito della terra vulcanica, del sole generoso e del vento che accarezza ogni cosa.

La magia della lenticchia di Ustica

Questa meraviglia non è solo buona: è anche Presidio Slow Food. Non la si coltiva con fretta, ma con rispetto. Niente macchine, solo mani. Niente pesticidi, solo antichi saperi contadini.

Non serve ammollo, cuoce in mezz’ora, e sa di casa, di nonna, di domenica. È perfetta da sola, in zuppa o con un filo d’olio, ma oggi diventa qualcosa di più: una polpetta che racconta l’isola.

E chi ce la propone è una chef che con le radici ci lavora ogni giorno: Bonetta Dell’Oglio.

Ecco la sua ricetta.

Polpettine di “diamanti neri” con julienne di fresco al timo (per 4 persone)

Ingredienti:

  • 200 g di lenticchie di Ustica ammollate per 12 ore
  • 1 cipolla
  • 30 g di pangrattato fresco (+ altro per panatura)
  • Sale e pepe q.b.
  • Olio extravergine d’oliva per friggere
  • 4 pomodori rossi tondi maturi
  • Timo fresco
  • Olio evo q.b.

Preparazione:

  1. Cuocete le lenticchie (scolate e risciacquate) con la cipolla tritata in poca acqua, a fiamma dolce. L’acqua va assorbita quasi del tutto. Lasciate intiepidire.
  2. Frullatele con cipolla cruda a pezzetti, fino a ottenere un impasto denso ma non liscio.
  3. Aggiustate di sale e pepe, unite 30 g di pangrattato e formate piccole polpette con le mani leggermente unte.
  4. Passatele nel pangrattato e disponetele su un vassoio.
  5. Friggetele in abbondante olio evo fino a doratura. Scolate su carta assorbente.
  6. Intanto, pelate i pomodori, eliminate i semi e tagliateli a julienne. Conditeli con olio, timo, sale e pepe.
  7. Servite le polpette tiepide, con la julienne di pomodoro al timo e un filo d’olio crudo.

Un piatto che ha l’anima dell’isola

Sono semplici, croccanti, profumate. Racchiudono la Sicilia che resiste, che racconta e che incanta. Le ameranno tutti: dai palati raffinati ai bambini più difficili. Perché dentro, queste polpette, hanno il sapore di qualcosa di vero.

E quando le porterete in tavola, sarà un po’ come servire un pezzo di Ustica.

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