Corte Suprema annulla licenziamento di un grande manager | Ma chi è davvero Salvatore Li Petri e perchè ha rischiato tutto?

Corte Suprema: illegittimo il licenziamento di Salvatore Li Petri. Una vittoria per la trasparenza e la giustizia nel mondo cooperativo! 🍷✨

A cura di Redazione
01 luglio 2025 23:23
Corte Suprema annulla licenziamento di un grande manager | Ma chi è davvero Salvatore Li Petri e perchè ha rischiato tutto? -
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La Cassazione riconosce l’illegittimità del licenziamento di Salvatore Li Petri da Cantine Settesoli

Con una sentenza storica, la Corte Suprema di Cassazione ha confermato l’illegittimità del licenziamento di Salvatore Li Petri, ex Direttore Generale di Cantine Settesoli. Questa decisione, depositata il 28 giugno 2025, chiude una controversia legale durata quasi sette anni, riconoscendo l’assenza di fondamento nelle accuse che hanno condotto al licenziamento del dirigente nel novembre del 2018.

Una decisione che segna la fine di un iter complesso

La Cassazione ha avallato in toto la precedente decisione della Corte di Appello di Palermo, ponendo così un punto fermo su una vicenda che ha coinvolto non solo Li Petri ma l’intera comunità cooperativa vitivinicola. Il verdetto sostiene chiaramente che gli addebiti nei confronti del dirigente erano infondati e ha imposto a Cantine Settesoli di corrispondere l’indennità sostitutiva per il mancato preavviso, oltre al rimborso delle spese processuali.

La carriera di un professionista del settore

Salvatore Li Petri vanta un’esperienza di oltre vent’anni in ruoli apicali all’interno di Cantine Settesoli. Ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo economico e nella visibilità della cooperativa di Menfi, contribuendo a far emergere il modello cooperativo vitivinicolo siciliano sui mercati internazionali. La sua leadership è stata segnata dall’innovazione, dalla qualità e da una visione strategica che ha portato la cooperativa a risultati significativi.

Riflessioni sull’importanza della sentenza

In seguito alla sentenza, Li Petri ha espresso la sua soddisfazione, sottolineando che questa pronuncia rappresenta una vittoria non solo giuridica ma anche morale. Ha affermato: “La giustizia ha fatto il suo corso, e ha stabilito che il mio operato è sempre stato improntato alla correttezza e alla professionalità”. Questo gesto simbolico si rivolge a tutte le figure isolate in contesti aziendali che hanno difeso principi di etica e responsabilità.

Un nuovo capitolo professionale

Attualmente, Salvatore Li Petri ricopre il ruolo di Responsabile dello Sviluppo Aziendale presso Cantine Ermes di Santa Ninfa. Sotto la sua direzione, la cooperativa sta vivendo una fase di espansione significativa, aumentando la sua presenza sui mercati internazionali e rafforzando il proprio modello organizzativo e produttivo. Questo nuovo capitolo della carriera di Li Petri dimostra come la cooperazione agricola e la buona governance possano portare a risultati positivi anche dopo esperienze difficili.

Con questa sentenza, la Corte ha segnato una pietra miliare nella lotta per la giustizia nel mondo del lavoro, riaffermando la necessità di tutelare i diritti di chi lavora nel rispetto delle regole e della professionalità.

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