Ad Enna si nasconde qualcosa di incredibile: il villaggio assurdo dove la storia bizantina risorge
Scopri il villaggio bizantino di Vallone Canalotto ad Enna: grotte, chiese rupestri e storia multi-millennaria!

Il Vallone Canalotto
Hai mai immaginato di camminare nel tuo territorio e trovare un villaggio bizantino scalfito nella montagna? Succede proprio ora, a soli 4 km da Calascibetta (EN). Il Vallone Canalotto nasconde un microcosmo rupestre: circa 30 grotte abitate, compresi luoghi di culto, palmenti e stanze scavate nel tufo. Un sito che racconta la vita quotidiana dei Bizantini (con evidenze anche arabe), e il loro ingegno nel raccogliere acqua piovana tramite canalizzazioni naturali.
Il villaggio sorprende per la sua multi-stagionalità: frequentato in epoca preistorica, greca, romana, bizantina e araba, è stato anche usato fino al 1999 come ricovero per bestiame. Immagina di percorrere sentieri tra grotte che un tempo ospitavano famiglie, chiese ipogee e silenziosi silos per l’acqua, con i pannelli curati dai volontari delle associazioni locali.
Perché è un gioiello storico e una scoperta a portata di mano
Il Vallone Canalotto emerge come emblema dell'adattamento umano, con luoghi di culto dual-level in stile bizantino e abitazioni coeve. Gli ambienti rupestri rivelano una comunità autosufficiente: chiese, colombarium, palmenti per il vino, vasche d'acqua. Le acque venivano raccolte in canaletti naturali e convogliate in serbatoi scavati nella roccia, segno di una sofisticata capacità ingegneristica.
Il villaggio è oggi gestito da volontari (associazione Hisn Al‑Giran) che ne garantiscono la valorizzazione con visite guidate in italiano e inglese. Un ottimo esempio di valorizzazione partecipata, nonostante rischi di chiusura imminente se non si troveranno risorse stabili .
Oggi il panorama include pini, faggi e un lembo del Bosco di Casa del Mastro, immerso nel silenzio. Territorialmente sei a metà strada tra Enna, Villarosa e Calascibetta, in un ecosistema storico-culturale che abbraccia ben sei millenni di storia, con recente rilievo archeologico e ambientale.
Curiosità
Sapevi che durante la Seconda Guerra Mondiale, alcune delle grotte furono trasformate in rifugi antiaerei e usate come stalle fino al 1999?. Un curioso intreccio tra epoche: dal culto bizantino alla pastorale moderna fino alla memoria bellica, tutto nel cuore di una montagna isolana.