Il condannato torna in carcere dopo mesi di libertà | La sorprendente scoperta della Polizia di Ragusa svela i rischi del sistema di affidamento!

Polizia di Stato arresta un 42enne a Comiso: violava gli obblighi dell’affidamento. Ora espierà la pena in carcere. 🚔🔒

A cura di Redazione
01 settembre 2025 09:56
Il condannato torna in carcere dopo mesi di libertà | La sorprendente scoperta della Polizia di Ragusa svela i rischi del sistema di affidamento! -
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Comiso: Arrestato un uomo affidato ai servizi sociali per violazione delle prescrizioni

Comiso, 1 settembre 2025 – La Polizia di Stato di Ragusa ha eseguito un provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Catania, arrestando un uomo di 42 anni residente a Comiso. L’individuo, precedentemente condannato a un anno e nove mesi di reclusione per il reato di falso, si trovava in regime di affidamento in prova ai servizi sociali.

Secondo quanto riferito dagli agenti del Commissariato P.S. di Comiso, l’uomo ha ripetutamente violato le prescrizioni imposte dalla misura alternativa. Durante i consueti controlli, gli operatori hanno riscontrato che le sue condotte non rispettavano le regole stabilite per il suo affidamento. Questi episodi hanno portato gli agenti a segnalare le irregolarità alla Procura della Repubblica.

Dopo le segnalazioni, il Tribunale di Sorveglianza ha preso una decisione drastica: la sospensione della misura alternativa di affidamento, ordinando l’immediata reclusione del soggetto presso la Casa Circondariale di Ragusa.

L’arresto dell’uomo segna un’importante operazione delle forze dell’ordine per garantire il rispetto delle normative e la sicurezza della comunità. La Polizia di Stato continua a monitorare attentamente i soggetti sottoposti a misure alternative, evidenziando l’importanza del rispetto delle prescrizioni per il corretto funzionamento del sistema giudiziario.

In un contesto già complesso, le istituzioni locali si trovano a dover affrontare le sfide legate alla gestione delle misure alternative e alla reintegrazione dei condannati nella società. La vicenda di Comiso solleva interrogativi sull’efficacia dei controlli e sull’importanza di mantenere un equilibrio tra giustizia e riabilitazione.

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