Nessuna offerta per i termali della Regione Siciliana | Cosa nasconde questo inquietante silenzio?

Nessuna offerta per la riqualificazione degli impianti termali di Acireale e Sciacca. La Regione lavora a nuovi bandi per rilanciare il turismo! 🌊✨

A cura di Redazione Redazione
30 settembre 2025 19:55
Nessuna offerta per i termali della Regione Siciliana | Cosa nasconde questo inquietante silenzio? -
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Terme Siciliane: Nessuna Offerta per Acireale e Sciacca

Acireale e Sciacca, due storiche località termali della Sicilia, continuano a rimanere in attesa di riqualificazione. La Regione Siciliana ha annunciato che alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte, fissato per oggi alle 12, non è pervenuta alcuna proposta per la gestione e la riqualificazione degli stabilimenti termali di queste due città.

In una dichiarazione rilasciata, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha manifestato il proprio disappunto per il risultato ottenuto: «Prendiamo atto dell’esito che non è quello auspicato». Nonostante l’assenza di offerte concrete, Schifani ha sottolineato l’interesse dimostrato dagli operatori, con ben 58 accessi qualificati per Acireale e 61 per Sciacca sul portale dedicato.

La situazione attuale, però, non ha scoraggiato la Regione. «Gli uffici sono già al lavoro per predisporre nuovi bandi», ha proseguito il presidente, sottolineando l’impegno a rendere le future offerte più attrattive per gli investitori privati. La volontà di rilanciare i poli termali è supportata da una convinzione profonda: «Resto convinto della necessità di restituire alla Sicilia due poli di eccellenza del turismo termale come Sciacca e Acireale».

Queste località, secondo Schifani, sono state trascurate per troppo tempo a causa di «scelte politiche e imprenditoriali incomprensibili». Sebbene il cammino da percorrere sia lungo, il presidente ha affermato con ottimismo: «Sono certo che riusciremo, nonostante tutto, a mantenere anche questo impegno con i siciliani».

Le risorse per finanziare la riqualificazione, pari a 90 milioni di euro del Fondo sviluppo e coesione, sono già disponibili. La Regione si impegna, quindi, a non lasciare nulla di intentato per risollevare le sorti di due importanti centri termali, contribuendo così anche alla crescita economica e turistica del territorio.

L’attenzione ora si sposta sulla pianificazione e sul futuro, con la speranza che il prossimo bando possa finalmente attrarre investitori e dare nuova vita a questi storici stabilimenti.

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