Origini medievali e radici arabonormanne, l'assurda storia di questo borgo palermitano

Scopri Partinico: borgo palermitano tra vino pregiato, rivolte contadine e panorami che raccontano secoli di storia siciliana.

A cura di Paolo Privitera
08 settembre 2025 12:00
Origini medievali e radici arabonormanne, l'assurda storia di questo borgo palermitano - Foto: Royo82/Wikipedia
Foto: Royo82/Wikipedia
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Partinico, comune della città metropolitana di Palermo, sorge in un’area abitata sin dall’età classica ma assume centralità nel periodo arabo‑normanno. Il toponimo deriva probabilmente dall’arabo “Bartiniq”, legato a un antico insediamento agricolo. Nel XII secolo la zona divenne feudo normanno e vide la costruzione delle prime chiese rurali e torri di avvistamento. Con gli Aragonesi, Partinico entrò nel sistema feudale siciliano, mentre sotto i Borboni conobbe una rapida crescita agricola grazie alle fertili pianure e alle sorgenti che alimentavano mulini e vigneti. Questa ricchezza agricola segnerà nei secoli il destino del paese e il suo rapporto con la provincia di Palermo.

Città del vino e simbolo di resistenza contadina

Fin dal Settecento Partinico si afferma come centro vitivinicolo di rilievo, con vini robusti esportati anche oltre i confini dell’isola. L’Ottocento e il Novecento la vedono protagonista delle lotte contadine e delle rivendicazioni sociali: qui nacque Danilo Dolci, il “Gandhi” di Sicilia, che dagli anni ’50 guidò scioperi alla rovescia e battaglie per il diritto all’acqua e allo sviluppo del territorio. Le campagne partinicesi, fertili ma segnate da disuguaglianze, diventano così simbolo della lotta antimafia e per la giustizia sociale che coinvolse tutta la provincia di Palermo.

Patrimonio artistico e identità culturale

Oltre alla sua vocazione agricola, Partinico custodisce testimonianze artistiche e religiose: la Chiesa Madre di San Giuseppe (XVII secolo), la Chiesa di Santa Maria Annunziata e l’ex Convento dei Carmelitani, oggi sede di eventi culturali. Da non perdere la Fontana barocca di piazza Duomo e il vicino Lago Poma, invaso artificiale incorniciato da colline coltivate a vigneti e ulivi. Le feste tradizionali, come quella di San Giuseppe, con carri allegorici e tavolate di pane, rivelano l’anima profondamente popolare e conviviale dei partinicesi.

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