Candidature aperte per il Ponte sullo Stretto: un entusiasmo senza precedenti
Le candidature per i primi posti di lavoro legati al Ponte sullo Stretto di Messina hanno registrato un entusiasmo record, con migliaia di richieste arrivate in pochi giorni
Come si legge nel post ufficiale pubblicato sulla pagina “Ponte sullo Stretto di Messina”, nei giorni scorsi il consorzio italo-giapponese che realizzerà il Ponte ha ufficialmente aperto le candidature per i primi posti di lavoro legati all’opera. La risposta è stata immediata e travolgente: in pochissimo tempo quasi diecimila persone hanno già inviato la propria candidatura per le diverse posizioni oggi disponibili, e il numero continua a crescere di ora in ora.
Una grande occasione per il Sud e per l’Italia intera
Si tratta soltanto dell’inizio di un percorso destinato a portare con sé opportunità concrete per migliaia di professionisti. Nei prossimi mesi, con l’avanzare dei lavori e la progressiva apertura dei cantieri tra Sicilia e Calabria, saranno richiesti decine di migliaia di lavoratori, tra tecnici, ingegneri, operai specializzati e figure amministrative. Il Ponte sullo Stretto di Messina non è soltanto un capolavoro d’ingegneria: rappresenta anche una straordinaria occasione di occupazione e sviluppo per il Mezzogiorno, con un indotto economico e professionale di portata storica.
I lavori in corso e la visione di un’Italia più connessa
Nel frattempo, la società impegnata nella costruzione del Ponte sta portando avanti numerosi altri cantieri in tutta Italia, con particolare attenzione al Sud. In Calabria e Sicilia sono già in corso interventi chiave per l’ammodernamento delle infrastrutture stradali e ferroviarie — nuove tratte dell’Alta Velocità, gallerie, viadotti e potenziamenti della rete esistente. Queste opere, oltre a migliorare la mobilità e la sicurezza, fanno parte di una strategia più ampia: integrare il futuro Ponte in un sistema di collegamenti moderni, rapidi e sostenibili, capace di unire davvero il Paese da Nord a Sud e generare occupazione stabile e sviluppo duraturo per le regioni meridionali.